Giovedì, Giugno 08, 2023

 

 Mai come in questi anni di grande confusione nella comunicazione veicolata dai media, in generale, ci si è resi conto della potenza distruttiva della comunicazione. Sono state utilizzate le scoperte nel mondo delle Neuroscienze per indurre nelle popolazioni asservite ai mezzi di comunicazione di massa stati di ipnosi collettiva che hanno comportato situazioni paradossali nelle quali era impossibile trovare una qualche comprensione affidabile dei fenomeni illustrati.

Come ai tempi delle scoperte straordinarie nel mondo della Fisica  quando si è realizzata la bomba atomica a seguito della fissione nucleare, certe invenzioni sono state utilizzate a fin di male.

Così come dalla fissione nucleare sono state sviluppate le centrali atomiche per la generazione di enormi quantità di energia elettrica, così dalle scoperte nel modo di funzionare del cervello umano si possono utilizzare quelle innovazioni per rendere più semplice e appetibile quello che noi vogliamo comunicare ....... Tutto dipende da quello che noi vogliamo realizzare con i risultati delle ricerche degli scienziati.

In queste tre serate proveremo a illustrare proprio come sia facile e produttivo comunicare il nostro pensiero utilizzando le strategie scoperte da illustri scienziati che avevano lo scopo primario di far star bene le persone.

La PNL come chiave per il benessere individuale e sociale.

 

locandina pnl definitiva2

 

 Impareremo a utilizzare quelle innovazioni, primo per comunicare in modo più efficace con se stessi e una volta sperimentata l'efficacia di quelle strategie, replicarle in modo sorprendentemente facile ed efficace nella comunicazione con gli altri, a qualunque livello.

Vi aspettiamo numerosi.

C'è voglia di farsi capire.

 

 

 

Venerdì, 16 Dicembre 2022 14:41

PER TE UN AUGURIO SPECIALE PER QUESTO NATALE

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Siamo al termine di un anno di guerre in tutto il mondo e in particolare in questa Europa oramai derelitta e abbandonata da chi la governa.

In questi giorni è stata scoperchiata una delle tante cloache nelle quali si cimentano gli insani appetiti dei poteri che dovrebbero servire i popoli e invece, ogni giorno di più, scopriamo come questi poteri siano al servizio della finanza internazionale.

Abbiamo assistito impotenti in questi ultimi due anni alle losche manovre delle lobbies che hanno prima artificialmente provocato una psicopandemia e poi alimentato guerre e persecuzioni in vaste aree del pianeta. Ora, grazie a giornalisti e a magistrati di inchiesta qualche verità viene a galla e dimostra, per chi abbia voglia di conoscere la verità, chi sono i registi e gli attori di questa degenerazione.

Questo Natale è certamente diverso da quelli vissuti in passato, anche dentro alla Chiesa Cattolica ci sono criticità che mettono in difficoltà i credenti; la preghiera che ho scritto qualche anno fa oggi è di grande attualità: preghiamo e preghiamo. Gesù Bambino ci ascolterà tanto più quanto preghiamo. I suoi insegnamenti sapienziali sono presenti nei Vangeli e noi, credenti, siamo sollecitati a seguirli.

A voi tutti un salutare impegno per questo Natale.

 P.S. I figli di Sara sono i discendenti di Isacco, gli ebrei; i figli di Agar sono i discendenti di Ismaele: i musulmani.

 

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Natività in cartapesta, opera di un artigiano veneziano e utilizzata per la chiesa dell'Annunciazione in Olmo di Martellago.

Il Gesù Bambino proviene da Betlemme ed è ancora così creato dai frati francescani della Custodia di Terra Santa.

 

 

 

 

Lunedì, 31 Ottobre 2022 16:20

SERATA DI MUSICA E POESIA

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Sarà una serata ricca di emozioni quella che stiamo organizzando presso l'Oratorio della nostra parrocchia dell'Annunciazione in Olmo di Martellago per la serata di Venerdì 11 novembre, memoria liturgica di San Martino di Tours.

Per ricordare mia moglie Mara abbiamo preso contatto con un grande e famoso musicista e compositore originario di Cibiana di Cadore, il maestro Oliviero De Zordo, al quale abbiamo proposto di venire a Olmo per un concerto nel quale si sarebbero alternati in una sinfonia i brani musicali da lui composti e eseguiti e alcune delle mie poesie pubblicate nei mie due ultimi canzonieri.

Oliviero, che è un grande amico, ha detto subito di sì e così abbiamo cominciato a lavorare a questo affascinante progetto.

È dal 1990 che la nostra famiglia vive alcune giornate di vacanza in quel suggestivo paese di montagna che è Cibiana di Cadore, dove con Mara abbiamo collaborato con quella comunità nella realizzazione di belle e importanti iniziative, molte delle quali con i parroci e con le autorità e le associazioni. Ricordo soltanto l'ultimo restauro della statua della Madonna del capitello che si trova a Passo Cibiana (Forcella Deona) realizzato magistralmente dal noto pittore Paolo Canciani da Dosson di Casier.

In quell'occasione, con un folto numero di amici provenienti dalla pianura e con i parrocchiani di Cibiana, abbiamo ricollocato, in processioe, la Madonna restaurata dentro al sacello ed è stata una grande festa.

Qualche anno prima avevo fatto realizzare da una mia studentessa cafoscarina la tesi di laurea sul Museo Messner del monte Rite dal titolo: "Il Museo Messner può diventare un oggetto di culto?"  Così in quella festosa cornice, durante il pranzo, il sindaco di Cibiana ha consegnato una targa di riconoscenza  alla brava dottoressa.

Questi piccoli cenni di cronaca per far capire quanto forte sia il legame della mia famiglia con quella Comunità.

Ecco perché il caro Oliviero si è detto subito disponibile e con entusiasmo alla proposta della serata di musica e poesia.

Per rendere più emozionante la serata Oliviero mi ha chiesto di fargli avere le mie poesie e così gli ho spedito i miei due ultimi libri:

CANTI VENEZIANI, edito da Piazza di Silea,

DE VITA SOLITARIA, edito da Aletti di Roma.

Il primo canzoniere l'ho dedicato al grande poeta veneziano Mario Stefani, morto nel 2001, che aveva presentato il mio primo libro di poesie "La terra, la laguna, l'amore" presso l'Ateneo Veneto a Venezia nel 1984 e del quale ero diventato amico e confidente. Addirittura una mia cara amica, studentessa di Cà Foscari, mi aveva chiesto consiglio per la sua tesi di laurea e io l'ho convinta a scrivere la sua tesi sul poeta Mario Stefani. La conclusione del lavoro è stato un successo ripreso dalla stampa. Era la prima volta che a Cà Foscari veniva discussa una tesi di laurea su un poeta vivente,era il 1989 e Mario aveva 51 anni.

Il libretto contiene  le poesie che Venezia mi ha ispirato nei lunghi anni della mia vita professionale in quella meravigliosa città. Ai miei figli, Giovanni e Antonella ho chiesto di collaborare nella confezione del libretto e così Giovanni ha redatto la prefazione, bellissima , con l'acume che gli è proprio, mentre Antonella ha curato la postfazione con il brio tipicamente veneziano che la caratterizza.

Il secondo canzoniere ha una storia tutta particolare e avventurosa. Ho accettato la proposta dell'editore Aletti di Roma,  perché una volta lette le mie poesie si è detto entusiasta e le avrebbe pubblicate nella sua collana I DIAMANTI. Aletti  è un personaggio famoso nel mondo della poesia e della letteratura, anche lui poeta e ricco di iniziative a livello imprenditoriale. Una volta fattami la proposta e da me accettata mi ha chiesto di scegliere un personaggio famoso per scrivere la prefazione di questa mia raccolta. Uno di questi era addirittura il noto attore e regista Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel per la letteratura Salvatore, che avevo conosciuto in precedenza perché mi aveva registrato un dvd con sette delle mie poesie. Mi sono lasciato guidare dal mio istinto e ho scelto un personaggio a me sconosciuto: Hafez Haidar. È stata una scelta profetica, infatti Hafez è poeta anche lui, è di origine libanese ed è stato candidato al Nobel per la pace nel 2017, vive in Italia dove ha insegnato presso l'Univesità di Pavia. Così inizia la storia del secondo libretto che raccoglie alcune poesie dedicate a Mara e altre a Cibiana. Il titolo richiama una composizione del poeta Petrarca nella quale parlava della bellezza della solitudine che per me invece è un peso non da poco, e di questo malessere esistenziale parlo nelle mie poesie.

Un altro evento originale si è verificato alcuni giorni fa. Oliviero, che è una mente effervescente e mai ferma, mi ha telefonato per dirmi che insieme a lui in quella serata ci sarebbe stato un violoncellista che lo avrebbe accompagnato in alcuni brani, ebbene, questo musicista, Roberto Zandanel, è anche lui di Cibiana di Cadore.

Ecco, io vivo nel flusso degli eventi e penso che ci sia una regia in tutto questo. Per questo la serata, di armonie tra musica e poesia, dedicata a Mara si profila all'orizzonte come una serata speciale alla quale penso che gli amanti dell'arte e della cultura troveranno soddisfazione per le emozioni che certamente li coinvolgerà.

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Mercoledì, 06 Luglio 2022 17:31

DANTE, SAN FRANCESCO E IL PARADISO

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SAN FRANCESCO E DANTE

L’anno scorso in tutto il mondo della cultura e della storia è stata fatta memoria dei 700 anni della morte di uno dei grandi padri dell’Italia: Durante Alighieri detto Dante.

         In questo momento di grande transizione e di trasformazione tra le culture del nostro Occidente cristiano, è utile riandare a qualche riflessione sul nostro Padre fondatore, san Francesco, e sui messaggi che ancora oggi possono venirci dalla sua testimonianza.

         Prima di tutto è importante ricordare come Francesco con i suoi frati, ancora nel 1219, fosse andato a Damietta durante una delle crociate per la riconquista del Santo Sepolcro per tentare di convertire il Sultano di fede musulmana. Francesco era quasi riuscito nella sua impresa, ma di fronte alla sfida che lui aveva lanciato al Sultano, questi: Malek el Kamel, rifiutò per paura. Qual’era la sfida? Francesco aveva proposto una specie di prova del fuoco. Cioè, aveva invitato il sultano a scegliersi un suo maestro religioso e a preparare un tappeto di braci infuocate, e lui, Francesco, avrebbe sfidato quel religioso musulmano a camminare sulle braci di fuoco. Chi avesse passato indenne la prova, quello era il segno della vera fede.

Tanta era la fede che animava il nostro fondatore, e certamente Dio lo avrebbe salvaguardato da qualunque pericolo.

Questo episodio ci consente di riflettere anche su ciò che Dante nel Canto undicesimo del Paradiso, nella Divina Commedia racconta a proposito di Francesco di Assisi.

Dante, infatti, incontrando nel Cielo del Sole i cosiddetti “Spiriti Sapienti”, celebra la vita e le opere del Santo, affidando il compito di farne gli elogi ad uno di tali Spiriti: il domenicano San Tommaso d’Aquino.

san tommaso e san francesco

SAN TOMMASO E SAN FRANCESCO NEL PARADISO

Il lungo discorso di lode e di encomio di Tommaso tocca vari momenti della vita di Francesco: la nascita, la rinuncia ai beni paterni, le nozze mistiche con Madonna Povertà, le approvazioni della sua regola da parte dei Papi Innocenzo III ed Onorio III, il suo viaggio in Oriente  alla corte del Sultano d’Egitto, il ritorno in Italia e la sua morte in grembo alla Povertà.

Tutta la vita di San Francesco fu improntata alla pace, ma l’episodio a cui Dante fa riferimento e che è particolarmente significativo a tale proposito è proprio quello della sua missione in Oriente.

Dice dunque Dante che Francesco

per la sete del martìro/ nella presenza del Soldan superba/ predicò Cristo e gli altri che il seguiro….” (per il desiderio di testimoniare la sua fede in Gesù, alla maestosa presenza del Sultano, egli predicò la dottrina di Cristo e degli apostoli che lo avevano seguito …).

Di fatto, nel 1219 Francesco, con dodici dei suoi frati, si era recato in Oriente ed aveva avuto dei colloqui col Sultano Malek el Kamel, che lo aveva accolto con rispetto e trattato con benevolenza.

L’intenzione del Santo di convertire il Sultano al cristianesimo non aveva avuto esito positivo, ma lo straordinario esempio che egli diede della possibilità di parlare pacificamente con un nemico, per tentare di raggiungere un accordo senza ricorrere all’uso delle armi, fu allora ed è ancora oggi particolarmente rilevante. Non dobbiamo dimenticare che si era nell’epoca delle Crociate, le quali iniziate “in buona fede”, si erano ormai trasformate in vere e proprie guerre commerciali e di conquista.

Ciò che Francesco voleva dimostrare, presentandosi disarmato di fronte al Sultano, era che si può, anzi, si deve cercare di ottenere ciò che si ritiene giusto non con la forza, con la violenza, ma con mezzi pacifici.

SALUTO FRANCESCO E SULTANO

TAVOLA TRATTA DAL FUMETTO DISEGNATO DA FRANCESCO LUCIANETTI E SCRITTO DA GIANFRANCO TRABUIO, rappresenta l'incontro tra Francesco e il Sultano

È proprio in relazione a questo avvenimento della vita di San Francesco che Assisi è stata scelta come sede delle più importanti manifestazioni a favore della pace tra i popoli.

Grazie all’eccezionale gesto di anticonformismo di San Francesco, dunque, egli stesso e la sua città natale sono oggi simboli universalmente riconosciuti della pace tra le genti.

Questo esempio di profonda fede e di grande disponibilità all’accoglienza dello Spirito “che soffia dove vuole”, deve fare riflettere tutti noi, che alla sequela di San Francesco improntiamo il  nostro stile di vita, sulle attuali sfide che ci vengono dal fenomeno della migrazione di popolazioni musulmane poco inclini alla integrazione nelle altre culture. Il cristiano, per sua natura e per mandato di Cristo, è uomo di annunci, uomo di carità, a differenza di altri fedeli di altre religioni che hanno avuto per mandato quello di conquistare e di sottomettere altri popoli di fedi diverse.

 

 

Venerdì, 06 Maggio 2022 11:06

DE VITA SOLITARIA

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Il mio ultimo canzoniere di poesie DE VITA SOLITARIA è stato pubblicato di recente dalla casa Editrice Aletti di Roma.

Sono particolarmente grato al poeta libanese Hafez Haidar, candidato al Nobel per la pace nel 2017, che si è voluto cimentare nella redazione della prefazione del mio canzoniere avendo trovato nelle mie poesie un fascino particolare che l'ha coinvolto.

Il libro è in vendita sul sito della Aletti Editore e può essere ordinato anche in libreria.

Questa è la recensione che la collega giornalista Federica Grisolia ha redatto per conto della Aletti Editore e che sarà inviata ai quotidiani e riviste nazionali per essere divulgata nelle pagine culturali

 

Sulle orme di Petrarca il "De Vita solitaria" canta l'amore e la donna

 

E’ dedicato alla donna, «creatura meravigliosa che Dio ci offre per poterla cantare in mille modi», l'opera di Gianfranco Trabuio dal titolo “De vita solitaria”, pubblicata nella collana “I Diamanti” dell’Aletti editore. Una raccolta di versi in cui si susseguono emozioni e sentimenti, scaturiti dalle vicissitudini della vita e anche dalle sofferenze esistenziali. Il titolo si ispira all’omonimo trattato in prosa latina, scritto dal celebre poeta e scrittore Francesco Petrarca.

Gianfranco Trabuio, nato a Venezia ma che vive nel comune limitrofo di Martellago, giornalista ed ex docente di Statistica all’Università di Padova e Venezia, è vedovo da sei anni. Alla sua Mara, all’amore, alla donna, alla natura, alla montagna del suo Veneto, alla laguna di Venezia, alla bellezza di sentirsi immersi nella creazione, alla divinità, l’autore dedica le sue liriche, scritte senza interpunzioni per lasciare al lettore la libertà di interpretazione nella loro musicalità. «Non scrivo versi in rima - spiega il poeta - ma con molte assonanze, e non sono quasi mai della stessa lunghezza in modo che la lettura (o recitazione) di chi legge deve tener conto, in modo particolare, delle pause che provocano l’emozione della sorpresa». 

Alla sua condizione di “orfanitudine”, ossia di solitudine affettiva - così come la definisce Trabuio - l’autore dedica una poesia dallo stesso titolo dell’opera “De vita solitaria”. «Quante estati sono passate e oggi sulle rocce del Rite spumeggiante e irruento rifletto sulla mia storia a quanto amore ho ricevuto da Mara e dai figli sempre e come una guida nascosta ma presente mia madre continua nella missione insieme con Mara mi sento accudito e coccolato nella mia vita solitaria».

«I versi di Gianfranco Trabuio - scrive il candidato al Premio Nobel per la Pace Hafez Haidar nella Prefazione -, che trasmettono con precisione e chiarezza nitidi ricordi, profondi sentimenti e personali considerazioni, sono in grado di coinvolgere il lettore e di farlo riflettere. In essi, la donna, madre, moglie o compagna, novella Beatrice, assurge al ruolo di sorgente di vita, dispensatrice di incanto ed amore, musa ispiratrice, guida preziosa che imprime una direzione sicura nel viaggio della vita, ma anche nel cammino nel mondo della poesia, dal classicismo al romanticismo». Il libro presenta, inoltre, le prefazioni del professor Francesco Semi: «Un motivo ricorrente in tutto il canzoniere di Trabuio è questo anelito alla vicinanza di un'altra, per “cominciare ad amare”; e non farlo è fatica, è dolore»; e del poeta Mario Stefani: «Poeta petrarchesco nel senso migliore del termine, usa il sentimento come momento-confessione, ricerca di se stesso».

In alcune poesie, come “Yerushalayim”, “Santa Maria degli Angeli” e “Lourdes”,  viene trattato l’aspetto più mistico e religioso. L’autore Trabuio, infatti, in collaborazione con persone del settore, organizza anche viaggi culturali a sfondo religioso presso santuari mariani in Italia e in Francia. «Mi considero, vista la mia storia di ricercatore, in sintonia con i mistici di tutte le fedi religiose e io mi sento immerso in questa dimensione esistenziale: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”, come diceva Dante Alighieri nel XXVI canto dell’Inferno. Lo considero un mantra che illustra in modo efficace la mia filosofia esistenziale sia nella banalità del quotidiano come nelle mie ispirazioni poetiche».

Una poesia del tutto realistica, ovvero tratta dalla quotidianità delle riflessioni sul vivere e sul morire. Stati d’animo impressi sulle pagine del canzoniere, per comunicare al lettore «la bellezza del dialogo interiore mentre si vive immersi nella natura e nella suggestiva presenza della donna, considerata un alter ego col quale condividere emozioni e passioni».

 Federica Grisolia

 (Vincenzo La Camera - Agenzia di Comunicazione)

 

 

 


La copertina è un'incisione realizzata dalla pittrice Maria Emma Gobbi di Piove di Sacco (PD) e descrive il poeta nei pressi della sua abitazione a Cibiana di Cadore.copertina de vita solitaria 1

Giovedì, 23 Dicembre 2021 14:51

BUON NATALE

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Il periodo strano che stiamo vivendo nel mondo intero, e in particolare nell'Europa governata dalla Commissione, ci provoca qualche domanda e qualche preoccupazione.

Come diceva un caro amico missionario in terre africane: le domande sono facili, le risposte quasi mai. Ecco nell'anno in cui a Bruxelles la Commissione ha decretato la eliminazione del Natale dalla cultura europea, salvo poi ricredersi, noi siamo immersi nella confusione più grande immaginabile. Il famigerato virus mutante, grazie all'insipienza dei vari scienziati, ha provocato, e provocherà fin quando non si sa, un dissesto informativo che la quasi totalità delle persone è assolutamente disorientata, anche quelle "acculturate" che evidentemente danno prova del fenomeno dell'intelligenza asintomatica, proprio come il virus mutante che provoca la malattia anche in chi non ce l'ha.

Ora, in questo contesto storico e culturale ho ritenuto adeguato questo mio augurio di BUON NATALE, recuperando una mia poesia pubblicata da Famiglia Cristiana qualche anno fa e scritta direttamente alla Madre di Gesù Bambino, verso la quale tutto il mondo cattolico e ortodosso guarda con fiducia chiedendo le grazie spirituali e  materiali  per far fronte a un'emergenza che sta appalesandosi sempre più drammatica.

Madonna del latte

 

MADONNA DEL LATTE, dipinto dal maestro Paolo Canciani, di Dosson di Casier (TV). L'originale si trova presso il Santuario di Betlemme

 

La Grotta Del Latte a Betlemme

A Betlemme, a 500 metri dalla Grotta della Natività, c’è la Grotta del Latte, meno importante della prima, ma ugualmente  meta di  molti pellegrinaggi.  Scavata a tre metri di profondità rispetto al piano stradale,  la grotta ricorda, secondo  una tradizione che viene  dai vangeli apocrifi, il luogo dove Maria sostò per allattare il bambino. Durante l’ allattamento  alcune gocce di latte caddero imbiancando miracolosamente tutta la grotta. Per questa ragione è oggetto di devozione da parte delle mamme non solo cristiane e musulmane di Betlemme ma di tutto il mondo, che qui vengono a pregare e a implorare Maria per avere figli e abbondanza di latte.

Scendendo nella grotta tramite una  piccola scala si accede ad un  altare, dove, circondata da una cornice in madreperla, si trova l’oggetto della devozione, una statua in legno policromo che raffigura la Madonna che allatta il bambino.

La tradizione vuole che la polvere del tufo della grotta abbia proprietà miracolose, basta assumere piccole dosi di questa polvere per sperare nella grazia desiderata.  Questa tradizione è molto viva e trova conferma nelle migliaia di testimonianze (un centinaio all’anno) che sono arrivate da tutto il mondo, da parte di tante donne che sono riuscite a portare a termine gravidanze impossibili e da tante altre persone guarite da mali incurabili, grazie alle preghiere e alla polvere.

Per avere la polvere della grotta non serve portarsi strumenti di scavo, basta chiederla all’ingresso a fra Lawrence, il francescano che da oltre 16 anni custodisce la grotta e raccoglie le testimonianze delle grazie ricevute.

 

 

ALLA MADRE  (scritta da Gianfranco Trabuio e pubblicata da Famiglia Cristiana)

Questo mattino gelido

si gode una pioggia colorata

le foglie imbrinate dell’acero

cadono come in processione

è vicino il Natale

dentro alle nostre storie

ricordiamo l’evento

quando le mamme pensavano

alle loro maternità.

E tu Madre Maria

come ricordavi il tuo Natale

il tuo Gesù Bambino

con quanta emozione

da Nazaret a Betlemme

te lo portavi nel segreto

della tua storia?

Madre Maria

sapevi tutto del tuo Bambino

l’Angelo ti aveva parlato

e tu avevi accettato

fiat voluntas tua

come le nostre mamme

madri per sempre.

Madre Maria

ancora oggi guardiamo a te

al tuo figlio

diventato il nostro Gesù

e nel silenzio

da Betlemme al Calvario

l’hai accompagnato

chissà quanto hai pregato Dio Padre

che allontanasse quel calice

come le mamme di oggi.

Ecco Madre Maria

la nostra supplica

insegnaci ad accogliere Gesù

come fosse il nostro Bambino

aiutaci

i nostri figli hanno bisogno di te.

 

Venerdì, 24 Settembre 2021 11:49

CANTI VENEZIANI

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Questa è una comunicazione importante per gli amanti della poesia e di Venezia, ed è anche un invito alla presentazione che ci sarà il 29 settembre come da locandine .

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locandina retro JPG web

Questo canzoniere è una raccolta di poesie scritte negli anni della mia attività professionale a Venezia, alcune di queste sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali, in particolare quelli banditi dall'Associazione Amici dell'Umbria ai quali mi lega una simpatia particolare.

Canti Veneziani l'ho dedicato a un mio grande amico e mentore: il poeta veneziano Mario Stefani, ritornato al creatore ancora venti anni fa. Un'amicizia che ha portato, su mio consiglio, una giovane studentessa cafoscarina a laurearsi in lettere moderne con una tesi sul poeta vivente Mario Stefani, Mario all'epoca aveva 51 anni ed era nel pieno della sua attività artistica con riconoscimenti importanti anche in Europa, in particolare in Francia dove le sue poesie sono state tradotte.

I libri sono in vendita presso la libreria San Michele di Mestre in via Poerio o direttamente on-line presso l'editore Piazza di Silea sul sito: www.piazzaeditore.it.

Il ricavato della vendita andrà all'Istituto Effeta di Betlemme in Palestina dove le nostre Suore Dorotee Figlie dei Sacri Cuori di Vicenza da 50 anni insegnano a parlare ai bambini sordomuti palestinesi, ma non a gesti come vediamo in televisione. Chi frequenta l'Istituto delle Suore al termine va a lavorare parlando normalmente: un miracolo frutto del genio di San Giovanni Antonio Farina vescovo di Treviso e di Vicenza e fondatore di quella Famiglia religiosa che annovera anche Santa Maria Bertilla Boscardin, conosciuta e amata in tutto il Veneto soprattutto negli ambienti ospedalieri.

 

EFFETà FOTO COMPLETA web

Logo dell'istituto creato da Suor Ginetta Aldegheri maestra dei bambini sordomuti palestinesi.

  

Mercoledì, 18 Agosto 2021 11:40

LETTERA DI UN UOMO ALLA FIGLIA

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Qualche tempo fa insieme a mia moglie Mara, ormai in Paradiso, abbiamo organizzato col solito nostro entusiasmo una conferenza a Olmo nel nostro oratorio parrocchiale, invitato eccellente il medico anestesista e rianimatore Matteo Penzo, divulgatore e praticante delle "Cinque Leggi Biologiche" del medico tedesco Ryke Geerd Hamer.

Si è presentato con la lettera che segue scritta da Albert Einstein alla figlia.

 LETTERA DI ALBERT EINSTEIN ALLA FIGLIA (Consegnata dal dott. Matteo Penzo)    

matteo penzo

Vi lascio la lettera di un Uomo per sua figlia, una lettera che sento "mia". Non è un Uomo qualunque, ma un essere umano che ha avuto il coraggio di essere un Uomo, sempre.

 

“Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato. In un recinto di somari possono starci solo somari. Non ci resta che "scegliere" ogni giorno dove stare, con chi stare, cosa pensare e cosa provare.

Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono e anche quello che rivelerò a te, ora, perché tu lo trasmetta all'umanità si scontrerà con l'incomprensione e i pregiudizi del mondo. Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per tutto il tempo necessario, anni, decenni, fino a quando la società sarà progredita abbastanza per accettare quel che ti spiego di seguito.

Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza non ha trovato una spiegazione formale. E' una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno che opera nell'universo e che non è ancora stato individuato da noi.

Questa forza universale è l'Amore. Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell'Universo dimenticarono la più invisibile e potente delle forze. L'amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve. L'amore è Gravità perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre. L'amore è Potenza, perché moltiplica il meglio che è in noi e permette che l'umanità non si estingua nel suo cieco egoismo. L'amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore. Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita. Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l'amore ci fa paura, visto che è l'unica energia dell'universo che l'uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento.

Per dare visibilità all'amore, ho fatto una sostituzione nella mia più celebre equazione. Se invece di E = mc2 accettiamo che l'energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l'amore (m) moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, giungeremo alla conclusione che l'amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti.

Dopo il fallimento dell'umanità nell'uso e nel controllo delle altre forze dell'universo, che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia. Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un significato alla vita, se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita, l'amore è l'unica e l'ultima.

Forse non siamo ancora pronti a fabbricare una "bomba d'amore", un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l'odio, l'egoismo e l'avidità che affliggono il pianeta.

Tuttavia ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d'amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata. Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, Figlia cara, vedremo come l'amore vince tutto, trascende tutto e tutto può, perché l'amore è la quintessenza della vita. Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere ciò che contiene il mio cuore, che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te. Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te sono arrivato all'ultima risposta.”  Albert Einstein

Aggiungo : l'Amore ? 2500 nA (nano ampère) in treni d'onda a frequenze di 8 Hz (hertz), a circa 30 microV (microvolt) con un campo magnetico di 30 microT (microtesla). Esattamente opposti alla Paura. È solo una questione di scegliere. Da che parte far scorrere l'energia. La Biologia è duale : maschio o femmina, giorno o notte, vita o morte...tu da che parte stai ?

Perché ci siamo conosciuti ? Io e voi ? Voi e le persone che conoscete ? Chi vi sta intorno ... Ecco la risposta:

'Le persone vengono sempre nella nostra vita per una ragione, per una stagione, per un attimo o per tutta la vita. Quando saprai perché, saprai anche cosa fare con quella persona. Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso. È venuto per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente. Può sembrare come un dono del cielo e lo è. È li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia. Quindi senza nessuno sbaglio da parte tua o nel momento meno opportuno questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione ad una fine...qualche volta se ne va ... qualche volta muore ... qualche volta si comporta male e ti costringe a prendere una decisione. Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto, il tuo desiderio realizzato, il suo lavoro finito. La tua preghiera ha avuto una risposta ed ora è il momento di andare avanti.

C'è chi resta nella tua vita per una stagione, perché è arrivato il tuo momento di crescere, condividere e imparare ... ti porta un'esperienza di pace o ti fa semplicemente ridere ... può insegnarti qualcosa che non hai mai fatto ... spesso ti dà un'incredibile quantità di gioia. Credici, è vero ... ma è solo per una stagione.

Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano tutta la vita, cose che devi costruire al fine di avere solide fondamenta emotive ... il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni o momenti della tua vita. Si dice che l'amore è cieco ma l'amicizia no.

Grazie per essere una parte della mia vita che sia una ragione, una stagione o tutta la vita."

Buona Vita
Un abbraccio a tutti
Matteo

"Se porterete alla luce quello che è dentro di voi, quello che porterete alla luce vi salverà. Se non porterete alla luce quello che è dentro di voi, quello che non porterete alla luce vi distruggerà...

. . .Colui che cerca non desista dal cercare fino a quando non avrà trovato. Quando avrà trovato sarà turbato, quando sarà turbato si stupirà e sarà Re su tutto..."

Vangeli Apocrifi di Hamman

"...Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione. La coscienza è ciò che sei Tu, la reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te ... è un problema loro..."

Charlie Chaplin

"Essere consapevoli di ciò che si prova dentro di sé, senza sentirsi sbagliati, è il passo fondamentale per essere padroni di se stessi"

Schopenhauer

Queste semplici riflessioni dovrebbero aiutarci tutti a prendere consapevolezza che il baricentro della nostra esistenza siamo noi stessi, siamo noi gli autori del nostro benessere o del nostro malessere.

Il periodo storico che stiamo vivendo sotto la cappa fantasmatica di un virus influenzale mai sequenziato clinicamente ma solo dedotto a livello sintomatico, dovrebbe forzare la comprensione delle origini delle tante forme patologiche delle quali è ignota la vera causa.

L'invito pressante che ci viene rivolto è quello di documentarsi per tentare di capire questa fenomenologia, leggere le pubblicazioni dei medici e scienziati che hanno collaborato con Hamer durante la sua vita può aiutarci tutti ad assumere la responsabilità nella gestione della nostra salute e nella comprensione delle cause delle "malattie".

Non possiamo delegare la nostra salute ai mezzi di comunicazione di massa che hanno lo scopo, ormai evidente, di produrre una ipnosi collettiva devastante per gli equilibri psichici  individuali e collettivi.

Auguriamoci di riuscire in questa impresa.

Per chi fosse interessato a conoscere la capacità protettiva delle usuali mascherine fatte passare per inibitori dell'accesso del virus in circolazione, rimando alla documentazione specialistica sul web dove si trovano sia le dimensioni del virus che la capacità filtrante delle mascherine e scoprire da che parte sta la "verità" scientifica.

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