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ateneo veneto

Premessa sulla casualità di un incontro.

Il caso esiste solo in Statistica e nel Calcolo delle probabilità.

Il fatto che due statistici in pensione, mai conosciutisi in precedenza,  si siano incontrati non è certamente dipeso dal caso ma da una energia che governa le vite degli uomini, di certi uomini, abituati alle sfide e alle battaglie culturali e nel mondo della ricerca scientifica. E noi, io che scrivo e Dino Gerardi, ci siamo incontrati e come in un collasso quantistico abbiamo deciso di unire energie e intelligenze per un obiettivo sfidante e ambizioso.

La omogeneità delle nostre basi culturali nel contesto della antropologia culturale cristiana ci hanno portato a fare analisi molto approfondite a livello di sistemi economici, e il nostro approccio scientifico mutuato dalla metodologia statistica che abbiamo avuto la ventura di apprendere dai migliori docenti italiani nella nostra facoltà di Scienze Statistiche all’Università di Padova, ci hanno dato lo stimolo per portare alla elaborazione di un modello economico mai prima esplorato e che si poteva ben situare come alternativa ai due, insufficienti, modelli: il capitalismo sfrenato di origine liberista e il collettivismo distruttivo di origine marxista.

Papa Francesco nella esortazione apostolica “EVANGELII GAUDIUM” ha affermato in modo convincente, a proposito del sistema economico attuale basato sul capitalismo degenerato nell’ipercapitalismo finanziario, che “QUESTA ECONOMIA UCCIDE”.

E, sempre, Papa Francesco in una omelia fatta in Santa Marta dopo la pubblicazione dell’enciclica Laudato sì’ ha dato un insegnamento che noi di WORLD-LAB abbiamo fatto nostro: “OSATE, SIATE CORAGGIOSI, PERCHÉ SOLO PENSANDO NUOVO E DIVERSO POSSIAMO SPERARE DI FARCELA”.

Ecco, questo riferimento a Papa Francesco fa da ouverture alla nostra ricerca e come in una sinfonia è dalla dimensione mistica dell’economia che bisogna partire per entrare nella filosofia del metodo seguito da noi di World-Lab.

L’uomo dalle discipline scientifiche che se ne occupano: dalla biologia, alla antropologia, alle neuroscienze, alla psicologia, è considerato il risultato di una sintesi sistemica tridimensionale, corpo, anima e spirito. Dove per spirito intendo la dimensione divina della persona.

Da anni mi occupo di questi argomenti con specialisti di fisica quantistica applicata alle varie discipline che hanno per oggetto l’uomo come persona e sono convinto che anche l’economia abbia fondamenti euristici dai quali bisogna partire per realizzare un modello economico a misura dell’uomo e non contro l’uomo. Come finora è sempre stato fatto.

È da questa consapevolezza che noi di World-Lab siamo partiti per elaborare e pubblicare i risultati delle nostre ricerche che sono elencate a margine di questo articolo.

Siamo partiti da un personaggio della seconda metà dell’800: David Lazaretti, un mistico visionario, che nella zona di Arcidosso ai piedi del Monte Amiata, in Toscana, aveva fondato la Società delle Famiglie Cristiane, raccogliendo un centinaio di famiglie unite in una comunità di tipo mutualistico e autosufficiente. Erano famiglie contadine e artigiane che mettendosi insieme avevano sottratto manodopera ai latifondisti della zona che non accettavano né sopportavano una situazione che li danneggiava nel loro potere economico.

David Lazzaretti, però, era protetto da Papa Pio IX e da don Giovanni Bosco che avevano visto nella sua intuizione economica una via per il riscatto dei poveri e degli indigenti, anche perché in Europa cominciavano a farsi sentire i proclami del nascente marxismo.

La situazione precipita quando alla morte di Pio IX i poteri dell’epoca riescono a far condannare per eresia David Lazzaretti dalla curia vaticana rendendo così liberi i latifondisti nella eliminazione fisica del loro antagonista e così il 18 agosto 1878 durante una processione religiosa viene assassinato dai carabinieri sabaudi insieme ad altri tre suoi collaboratori.

Però le idee del Lazzaretti, divulgate con molte pubblicazioni da lui scritte, avevano fatto molto scalpore e non solo in Italia ma anche in Europa. E da questa costatazione storica siamo partiti per arrivare alla famosa enciclica di papa Leone XIII: RERUM NOVARUM, scritta praticamente dal prof. Giuseppe Toniolo docente di Economia Politica all’Università di Pisa e fondatore tra le altre importanti iniziative anche del movimento dei cattolici in politica. L’enciclica pubblicata il 15 maggio 1891 gettò le basi della Dottrina Sociale della Chiesa cattolica. In questa importantissima e corposa enciclica trovano le radici tutti i movimenti sociali e politici che hanno contribuito allo sviluppo dell’economia e del benessere in Italia, a partire dai movimenti cooperativi e mutualistici. È importante ricordare il ruolo di questo figlio della Marca Trevigiana. Quando lui ritornava a casa durante le vacanze o in altre circostanze faceva incontri nelle stalle delle fattorie a spiegare come funzionavano le mutue e le cooperative, faceva il “missionario” nelle canoniche della Marca a promuovere il credito cooperativo. È qui che sono nate le storiche Casse Rurali e Artigiane che tanto hanno contribuito allo sviluppo del Veneto.

Il beato Giuseppe Toniolo

Ma un fatto è anche utile ricordare di questo importante veneto, proprio alla luce dell’apertura di questo articolo: lui ha avuto una figlia monaca di clausura nel monastero della Visitazione proprio a Treviso col nome di suor Maria Pia, valente pittrice e ritrattista.

Prima di concludere questa premessa storico-culturale sulla nostra ricerca di un innovativo modello economico, è molto importante, per dare sostanza alla dimensione antropologica, raccontare anche un altro aneddoto che può stimolare ulteriori riflessioni sul nesso di causalità tra cultura religiosa veneta e encicliche papali sulla Dottrina Sociale della Chiesa cattolica.

Quando papa Giovanni Paolo 2° decise di scrivere un’enciclica per ricordare il centenario della Rerum Novarum di papa Leone XIII, chiese ai suoi collaboratori di preparargli delle note sul tema e quando gliele portarono fu talmente colpito che voleva sapere chi le avesse scritte. Gli dissero mons. Pietro Pavan, originario di Treviso e già rettore dell’Università Lateranense. Il Papa volle conoscerlo per complimentarsi con lui e lo informarono che questo modesto monsignore di Curia aveva scritto le encicliche sociali di papa Giovanni XXIII: Pacem in Terris e Mater et Magistra. Quando lo incontrò fu colpito dalla umiltà di questo anziano monsignore di 82 anni e gli disse che, se avesse accettato, lo avrebbe creato cardinale. Immaginiamo la scena, Pietro Pavan che era anche di bassa statura davanti a Papa Woitila, atletico e alto, che riceve una tale proposta da far saltare tutti gli schemi. Così il 25 maggio 1985 monsignor Pavan fu creato cardinale diacono, perché non era stato ordinato vescovo.

Il cardinale diacono pietro pavan

Il risultato della nostra ricerca è stato pubblicato con diverse attività editoriali e convegnistiche e si trova molto ben divulgato sul nostro sito: www.worldlabnetwork.org ma anche sul mio blog: www.gianfrancotrabuio.it nella cartella Europa Cristiana.

Concludo questa narrazione con una perla di commovente importanza scrivendo del cantautore Simone Cristicchi, scrittore e attore. Nel 2016 ha dato alle stampe il suo libro: “IL SECONDO FIGLIO DI DIO, vita, morte e misteri di David Lazzaretti”, nel quale, a seguito di una documentatissima ricerca, narra la storia di questo straordinario mistico e visionario. Il libro è stato adattato per essere rappresentato a teatro e con la collaborazione dei registi Manfredi Rutelli e Antonio Calenda viene rappresentato nei teatri italiani.