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PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO

8luglio 2013  ore 20 30              

GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.

IL MESE DI LUGLIO È DEDICATO DALLA CHIESA AL PREZIOSISSIMO SANGUEDI GESÙ

 

VIENI SPIRITO SANTO VIENI

Vieni, Spirito Santo, vieni,
soffio di vita, vieni,
Spirito Santo, vieni.

IN TE RINASCERÒ DALL'ALTO,
NELLE TUE MANI COME IL VENTO
CHE SOFFIA DOVE VUOLE MA NON SO DI DOVE VIENE E DOVE VA.

Vieni, Spirito Santo, vieni,
dentro al mio cuore, vieni,
Spirito Santo, vieni.        Rit.

Vieni, Spirito Santo, vieni,
forza di vita, Vieni,
Spirito Santo, vieni.        Rit.

Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla tu chiesa, vieni,
Spirito Santo, vieni.       (SULLA FAMIGLIA)  (SUI NOSTRI FIGLI)  (SUGLI AMMALATI)   (SUI SOFFERENTI) (SUI SACERDOTI)

 

INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE

UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI

 CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA

 PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)

 “Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)

CANTO

SANGUE DI GESÙ EFFUSO IN NOI (4 VOLTE)

SANGUE DI GESÙ DONATO A NOI 

SANGUE DI GESÙ PERDONACI        

SANGUE DI GESÙ LIBERACI   

SANGUE DI GESÙ          PURIFICACI

SANGUE DI GESÙ RINNOVACI

SANGUE DI GESÙ GUARISCICI

 “IL SANGUE DI CRISTO E’ LA CHIAVE DEL PARADISO.”       (S. Tommaso d’Aquíno )

SAN MICHELE ARCANGELO

Il Papa consacra lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo

Inaugurata oggi, nei Giardini Vaticani, un monumento dedicato all'Arcangelo. Presente alla cerimonia anche Benedetto XVI

CITTA' DEL VATICANO, 05 Luglio 2013 (Zenit.org) - La giornata di oggi è stata caratterizzata da tre eventi di portata storica per la Santa Sede. Oltre alla prima enciclica di Papa Francesco e all’annuncio della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, questa mattina, il Santo Padre ha consacrato lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo, inaugurando anche un monumento di quest’ultimo nei Giardini vaticani, presso il Palazzo del Governatorato.

Poco prima dell’inizio della cerimonia era giunto sul luogo Benedetto XVI, invitato personalmente dal suo successore, "in splendida forma" ha riferito padre Federico Lombardi. Il Papa emerito è stato salutato con grande affetto dai presenti e dal personale del Governatorato. E, secondo quanto riferito dalla nota ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede, i due Papi “si sono abbracciati con affetto e sono rimasti vicini per tutta la cerimonia, prendendo posto su due poltrone collocate davanti al monumento”.

Ha poi preso la parola Papa Francesco che ha spiegato che l’inaugurazione di un monumento a San Michele Arcangelo, patrono dello Stato della Città del Vaticano, nei Giardini Vaticani era “un’iniziativa già progettata da tempo, con l’approvazione del Papa Benedetto XVI”.

L’opera artistica si aggiunge alle altre già presenti nei Giardini Vaticani, ha proseguito il Pontefice, ma “assume un posto di particolare rilievo, sia per la collocazione, sia per il significato che esprime”. Infatti, ha osservato, “non è solo un’opera celebrativa, ma un invito alla riflessione e alla preghiera, che si inserisce bene nell’Anno della fede”.

Il Papa si è quindi soffermato sulla figura di Michele, a partire dal nome che significa: "Chi è come Dio?". Egli, ha detto, “è il campione del primato di Dio, della sua trascendenza e potenza. Michele lotta per ristabilire la giustizia divina; difende il Popolo di Dio dai suoi nemici e soprattutto dal nemico per eccellenza, il diavolo. E san Michele vince perché in Lui è Dio che agisce”. Pertanto, la scultura inaugurata oggi ci ricorda che “il male è vinto, l’accusatore è smascherato, la sua testa schiacciata, perché la salvezza si è compiuta una volta per sempre nel sangue di Cristo”.

Ha affermato Papa Bergoglio: "Anche se il diavolo tenta sempre di scalfire il volto dell’Arcangelo e il volto dell’uomo, Dio è più forte; è sua la vittoria e la sua salvezza è offerta ad ogni uomo. Nel cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la nostra vita o trascinarci in basso”.

 Indossata la stola, il Santo Padre ha quindi consacrato lo Stato Città del Vaticano pregando San Michele Arcangelo affinché “ci difenda dal Maligno e lo getti fuori” e a San Giuseppe perché, come “custode della Santa Famiglia”, con “la sua presenza ci renda ancora più forti e coraggiosi nel fare spazio a Dio nella nostra vita per vincere sempre il male con il bene”. “A Lui – ha aggiunto - chiediamo che ci custodisca, si prenda cura di noi, perché la vita della Grazia cresca ogni giorno di più in ciascuno di noi”.

CATERINA EMMERICK                                                    CATERINA EMMERICK LIBRO

IMPARIAMO DAI MISTICI COSA VUOL DIRE ESSERE IMMERSI NELLA DIVINITÀ

La beata Anna Katharina Emmerick è stata una monaca agostiniana tedesca, è  divenuta nota per le sue doti di veggente. (Coesfeld,8 settembre1774Dülmen,9 febbraio1824) Le si attribuiscono anche altre doti sovrannaturali:stigmate,levitazione,bilocazione,divinazioneedestasi.

 Il Fioretto del giorno: Il Preziosissimo Sangue

«Con il cuore colmo d'amara tristezza- così da una rivelazione della beata Emmerick - Gesù dunque era ritornato nella grotta del Getsemani. Si gettò col viso al suolo e, con le braccia distese, pregò il Padre in cielo. Allora gli angeli consolatori gli mostrarono l'immagine beata dei nostri progenitori nello stato di santa innocenza, ossia quando Dio dimorava ancora nel loro cuore, facendogli vedere come la loro caduta l'avesse deturpata.

In tale contesto il Salvatore vide le indicibili sofferenze che la sua anima avrebbe dovuto superare per redimere l'uomo dal peccato d'origine, causa di tutti i patimenti. Gli angeli gli fecero notare che l'unica natura umana esente dal peccato era quella del Figlio di Dio, il quale per prendere sopra di sé il debito dell'intera umanità doveva superare la ripugnanza umana per la sofferenza e la morte. La sua santa anima vide le pene future che sarebbero gravate sugli apostoli, sui discepoli e sui santi martiri.

La crescita della Chiesa tra ombre e luci, le eresie, gli scismi e tutte le forme di vanità e le colpe scandalose del  clero. La tiepidezza e la malvagità di numerosi sedicenti cristiani. E ancora: la desolazione del regno di Dio sulla terra e le orrende raffigurazioni dell'ingratitudine e degli abusi degli uomini. Con il suo martirio egli avrebbe instaurato nel mondo il precetto salvifico dell'amore e sarebbe stato il Salvatore divino per quanti, nei secoli, avrebbero voluto sfuggire alle fiamme dell'inferno e avvicinarsi alla luce beatifica di Dio. L'umanità, corrotta dal peccato, che lui si preparava a riscattare col proprio tributo di sofferenze indicibili, si sarebbe potuta salvare solo alla sequela della sua imitazione. Era quindi necessario che egli bevesse quest'amaro calice [ ... ].

Vidi Gesù versare lacrime di sangue di fronte all'immane ingratitudine degli uomini; per quelle moltitudini che l'avrebbero odiato e si sarebbero rifiutate di portare la croce con lui. Egli pativa affinché la sua Chiesa fosse fondata sulla roccia contro la quale le porte dell'inferno non avrebbero prevalso. Ecco perché il demonio per provocarlo aveva detto: «Vuoi davvero soffrire per questa massa di ingrati?». Con forte dolore, vidi una fitta schiera di nemici del mio Sposo divino mossi dal fanatismo, dall'idolatria e dall'odio contro la Chiesa: ciechi, paralitici, sordi, muti e persino fanciulli. Ciechi che non volevano vedere la verità, paralitici che con la verità non volevano camminare, muti perché si rifiutavano di trasmettere agli altri e sordi perché rifiutavano di ascoltare le ammonizioni di Dio. I fanciulli crescevano insensibili alle cose divine, istruiti dai genitori e dai maestri alla vana sapienza del mondo. Questi mi fecero maggior compassione perché erano stati oggetto del massimo amore di Gesù. Non potrei mai finire se volessi raccontare tutti gli oltraggi fatti a Gesù, dai sacerdoti indegni, nel santissimo Sacramento

…. Vidi gli angeli che seguivano con il dito le diverse immagini che essi stessi producevano, ma non udivo quel che dicevano; compresi solo che avevano molta compassione per le sofferenze del Signore. Le sofferenze interiori di Gesù, per tali orribili peccati e concupiscenze, furono così intense che il suo corpo versò fiotti di sangue. Nello stesso tempo vidi la Vergine Maria patire a sua volta l'agonia spirituale del Figlio. [ ... ] Anche Gesù, con molto trasporto, contemplava nello spirito le pene della sua santa Madre. Fu una visione intensa e molto commovente. [ ... ] Mancava poco alla mezzanotte. Gesù continuava l'intimo colloquio con il Padre celeste, allorché si aprì la terra sotto di lui e si trovò all'improvviso su un sentiero luminoso che scendeva nel limbo. Il   Maestro divino scorse Adamo ed Eva, gli antichi patriarchi, i profeti e i giusti, i genitori di sua Madre, Giovanni Battista e una moltitudine di sacerdoti, di martiri, di beati e di santi della futura Chiesa.

Tutti avevano il capo cinto dalle corone del santo trionfo  conseguite grazie alle sofferenze patite e alla perseverante lotta contro il male. Lo splendore di tale trionfo era legato unicamente ai meriti della sua prossima Passione. Essi lo circondarono, esortandolo a compiere il sacrificio del suo sangue, sorgente di redenzione e di vita spirituale per tutti gli uomini di buona volontà. ……… Dopo quelle confortanti scene, gli angeli gli mostrarono in tutti i particolari la Passione che avrebbe subito tra poco. Quando il divino sofferente si vide inchiodato sulla croce completamente nudo per espiare l'impudicizia degli uomini, pregò fervorosamente il Padre di risparmiargli quell'immane umiliazione. Questa preghiera sarebbe stata esaudita per l'intervento di un uomo pietoso che l'avrebbe coperto. Dopo la visione del suo martirio sulla croce anche gli angeli lo abbandonarono. Egli cadde a terra sfinito come se fosse moribondo: il suo corpo era agonizzante e in preda a un tremito convulso. Vidi la grotta illuminata da tenui raggi lunari. All'improvviso un'altra luce illuminò la grotta: era un angelo inviato da Dio, indossava abiti sacerdotali e aveva nelle mani un piccolo calice. Senza discendere al suolo, la creatura celeste accostò il calice alle labbra di Gesù e, ciò fatto, disparve. Così il Signore aveva accettato il calice delle sue pene, dal quale ne trasse straordinarie energie. Restò ancora per alcuni minuti in atto di gratitudine verso il Padre celeste, poi si rialzò, si asciugò il volto con un sudario e fece ritorno dagli apostoli.

PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE

O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .

O MARIA SANTISSIMA

O Maria santissima, dolce madre di Gesù

Stendi il tuo manto sopra la terra

Rendi sicuro il cammino quaggiù.                          Ave ave Maria, ave ave Maria.

O Maria santissima, sei l’eletta del Signor

Salva i tuoi figli portali al cielo

Sorreggi tu la speranza nel cuor.                         Ave ave Maria, ave ave Maria.

O Maria amabile, doni al mondo il Salvator

Tutti i credenti accolgano Cristo

E regni sempre tra i figli l’amor.                          Ave ave Maria, ave ave Maria.

 

 

BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO

 

 Il Signore ci benedica e ci protegga, Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia. Rivolga su di noi il suo sguardo affettuoso e ci doni la sua Pace.