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PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO

30 luglio 2012 ore 20 30      San Leopoldo Mandich frate cappuccino

GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.

IL MESE DI LUGLIO È DEDICATO DALLA CHIESA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ

31 Luglio: Sant’Ignazio di Loyola; 2 Agosto: Perdon d’Assisi; 4 Agosto: san Giovanni Maria Vianney (Santo curato d’Ars)

VIENI SPIRITO SANTO VIENI

Vieni, Spirito Santo, vieni,
soffio di vita, vieni,
Spirito Santo, vieni.

IN TE RINASCERÒ DALL'ALTO,
NELLE TUE MANI COME IL VENTO
CHE SOFFIA DOVE VUOLE MA NON SO
DI DOVE VIENE E DOVE VA.

Vieni, Spirito Santo, vieni,
dentro al mio cuore, vieni,
Spirito Santo, vieni.        Rit.

Vieni, Spirito Santo, vieni,
forza di vita, Vieni,
Spirito Santo, vieni.        Rit.

Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla tu chiesa, vieni,
Spirito Santo, vieni.       (SULLA FAMIGLIA)  (SUI NOSTRI FIGLI)  (SUGLI AMMALATI)   (SUI SOFFERENTI) (SUI SACERDOTI)

 

RECITA DEL SANTO ROSARIO MEDITATO CON I BRANI DEL DIARIO DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

LITANIE DELLA DIVINA MISERICORDIA

 

 

 

STORIA DEL PERDON D’ASSISI


Secondo il racconto tradizionale, in una notte di luglio del 1216, mentre Francesco d'Assisi era in preghiera nella chiesa dellaPorziuncola, ebbe una visione diGesùe dellaMadonna circondati da una schiera diangeli. Gli fu chiesto quale grazia desiderasse, avendo egli tanto pregato per i peccatori. Francesco rispose domandando che fosse concesso il perdono completo di tutte le colpe a coloro che,confessatie pentiti, visitassero la chiesa. La richiesta, con l'intercessione della Madonna, fu esaudita a patto che egli si rivolgesse al papa, comevicario di Cristoin terra, per richiedere l'istituzione di taleindulgenza.

"Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli dice il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza".


Il mattino seguente Francesco, insieme al confratelloMasseo da Marignano, si recò aPerugiaper incontrare Onorio III, eletto pontefice in quei giorni da unconclavedi 19cardinaliriuniti proprio a Perugia, dov'era morto il suo predecessoreInnocenzo III.Francesco e Masseo furono ammessi alla sua presenza e gli esposero la richiesta di un'indulgenza senza l'obbligo del pagamento di unoboloo il compimento di un grande pellegrinaggiopenitenziale (com'era invece consuetudine allora). Le argomentazioni di Francesco ebbero la meglio sui dubbi e le perplessità del papa e dei cardinali, che tuttavia ridussero l'applicazione dell'indulgenza a un solo giorno all'anno (il 2 agosto), pur concedendo che essa liberasse «dalla colpa e dalla pena in cielo e in terra, dal giorno del battesimo al giorno e all'ora dell'entrata in questa chiesa».
Alla domanda del Papa: "Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?", il santo risponde: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice, il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell'Umbria, annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".


Inizialmente riservata esclusivamente alla chiesa della Porziuncola, nel corso del tempo l'indulgenza fu estesa prima a tutte le chiese francescane e successivamente a tutte le chiese parrocchiali, restandone comunque immutata la data e la denominazione.NondimenoAssisie laBasilica di Santa Maria degli Angeli(in cui è conservata l'originaria chiesa della Porziuncola) sono rimaste le mete privilegiate dei pellegrinaggi per lucrare l'indulgenza del 2 agosto e la ricorrenza religiosa vi è celebrata ogni anno.
 

Secondo il Manuale delle indulgenze della Chiesa cattolica, per ottenere l'indulgenza plenaria un fedele, completamente distaccato dal peccato anche veniale, deve:

1.confessarsi, per ottenere il perdono dei peccati;
2.farecomunione eucaristica, per essere spiritualmente unito a Cristo;
3.pregare secondo le intenzioniPapa, per rafforzare il legame con la Chiesa, recitando almeno Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre;
4.recitareCredo e il Padre nostro;
5.visitare una chiesa o oratorio francescano o, in alternativa, una qualsiasi chiesa parrocchiale.
Confessione e comunione possono essere fatte anche alcuni giorni prima o dopo le date previste (nell'arco di una o due settimane).

La visita e la preghiera è opportuno che siano fatte lo stesso giorno.

L'indulgenza può essere richiesta per sé o per i defunti.

 

DALLA CATECHESI DEL PAPA BENEDETTO XVI (1° AGOSTO 2011)

Il cristiano di oggi si chiederà che cosa possa significare un tale perdono, dal momento che presupponeva comunque penitenza personale e confessione. Per comprenderlo dobbiamo tener presente che a quel tempo, malgrado tanti cambiamenti, continuavano a valere gli elementi essenziali della disciplina penitenziale dell’antica Chiesa. Tra questi vi era la convinzione che, dopo il battesimo, il perdono non potesse essere concesso semplicemente con l’atto dell’assoluzione, ma - come già in precedenza nella preparazione al battesimo - che esigesse un cambiamento reale di vita, una rimozione interiore del male. L’atto sacramentale doveva legarsi a un atto esistenziale, a un lavoro profondo e reale sulla propria colpa, che veniva appunto chiamato penitenza. Perdono non significa che questo processo esistenziale diventa superfluo, ma che riceve un senso, che viene fatto proprio.

Al tempo di san Francesco come forma principale di penitenza imposta dalla Chiesa, in stretto rapporto con il perdono dei peccati, era invalso l’uso di intraprendere un grande pellegrinaggio, a Santiago, a Roma e, soprattutto a Gerusalemme. Il lungo, pericoloso e difficile viaggio a Gerusalemme poteva davvero diventare per molti pellegrini un viaggio interiore; tuttavia un aspetto molto concreto era anche il fatto che in Terra Santa le offerte che esso portava con sé erano divenute la fonte più importante per il mantenimento della Chiesa locale. In proposito non si dovrebbe storcere troppo facilmente il naso: in tal modo la penitenza acquistava anche una valenza sociale.

Se dunque - come vuole la tradizione - Francesco aveva avanzato la richiesta che tutto questo potesse essere ottenuto con la visita orante al santo luogo della Porziuncola, ciò era legato davvero a qualcosa di nuovo: una indulgenza, che doveva cambiare l’intera prassi penitenziale. Si può senz’altro comprendere che i cardinali fossero scontenti della concessione di questo privilegio da parte del papa e temessero per il sostentamento economico della Terra Santa, tanto che il perdono della Porziuncola fu inizialmente ridotto a un solo giorno all’anno, quello della dedicazione della Chiesa, il 2 agosto.

 

Dell'aurora tu sorgi più bella
Dall'aurora Tu sorgi più bella,

coi tuoi raggi fai lieta la terra,

e fra gli astri che il cielo rinserra,

non v'è stella più bella di Te.            

            RIT. Bella tu sei qual sole,

bianca più della luna;

e le stelle più belle

non son belle al par di Te. (bis)

 T'incorono dodici stelle,

ai tuoi piedi hai l'ali del vento,

e la luna si curva d'argento;

il tuo manto ha il colore del ciel.        RIT.   

 Gli occhi tuoi son più belli del mare,

la tua fronte ha il colore del giglio,

le tue gote baciate dal Figlio

son due rose e le labbra son fior.       RIT.

           

 

S. Leopoldo Mandic, prega per noi
O Dio, che per la grazia dello Spirito Santo effondi sui credenti i doni del tuo amore, per intercessione di san Leopoldo, concedi ai nostri parenti e amici la salute del corpo e dello spirito, perché ti amino con tutto il cuore e compiano con amore ciò che è gradito alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen.

San Leopoldo, prega per noi!

 

 

 BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO

 Il Signore ci benedica e ci protegga, Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia. Rivolga su di noi il suo sguardo affettuoso e ci doni la sua Pace.