Sabato 20 ottobre 2012: “Quinta giornata per le associazioni di Terra Santa”
Roma-Auditorium Antonianum
L’incontro annuale tra il Custode fra Pierbattista Pizzaballa e le associazioni di volontariato che sostengono progetti in Terra Santa si è svolto in un clima di grande preoccupazione per le note vicende legate alle rivoluzioni nei paesi musulmani che attorniano la Terra Santa. Le rivolte arabe del 2011, proseguite fino ad oggi, hanno cambiato equilibri, governi e stile di vita delle popolazioni del Medio Oriente. La minoranza cristiana, in particolare, sta facendo i conti con un cambiamento carico di incertezze e guarda al futuro con trepidazione. Spera che si affermino regimi più liberi e democratici, ma teme anche l'arrivo di regimi islamici totalitari. Oggi, purtroppo, risulta evidente come l’estremismo islamico del partito fondamentalista dei Fratelli Musulmani stia prendendo il potere in quei paesi dove sono avvenute le fantomatiche primavere arabe, trasformatesi repentinamente in inverni, e dove le minoranze cristiane sono fatte segno di violenza e di persecuzione.
L’incontro ha visto la preziosa testimonianza di sua beatitudine Mar Ignatius Youssef III Younan, patriarca della Chiesa siro-ordotossa di Antiochia, intervistato dalla giornalista Manuela Borracino, autrice del libro «2011, l'anno che ha sconvolto il Medio Oriente» (Ed. Terra Santa 2012)
All’inizio dell’incontro viene osservato un minuto di silenzio e di preghiera per le vittime cristiane degli attentati degli estremisti islamici.
Il patriarca ha parole di elogio per gli italiani, per le numerose iniziative di aiuto e di sostegno alla causa dei cristiani che vivono nei territori dove la Custodia Francescana di Terra Santa è presente, dall’Egitto alla Siria, passando per Israele, la Palestina, il Libano e la Giordania. Precisa che quanto sta avvenendo in Siria è il risultato di una lotta confessionale tra correnti islamiche, tra gli Alawiti di Assad e i Sunniti, finanziati e armati soprattutto dall’Arabia Saudita. Ai Sunniti si sono aggregati tutti i terroristi islamici provenienti dall’estero, dai Salafiti ad Al Qaeda. Il risultato terrificante di tutto questo è il massacro dei civili e in particolare dei cristiani che in Siria esistono dai tempi di San Paolo.
L’aspetto più grave a livello internazionale è l’assenza tragica dell’Europa e delle sue istituzioni politiche. L’assenza dell’Europa non aiuta i cristiani della Siria e del Medio Oriente. La politica europea è basata sul non immischiarsi in situazioni che la potrebbero danneggiare economicamente. Così nel 21° secolo si possono calpestare i diritti civili di intere popolazioni in nome del “politicamente corretto”.
D’altra parte con quale faccia si presenterebbe l’Europa che ha rinnegato le proprie radici cristiane, che apre alla libertà religiosa di qualunque fede perseguendo, però, i cristiani che osino mostrare in pubblico il simbolo cristiano della croce?
Le rivoluzioni arabe che erano nate per abbattere i dittatori e per la conquista dei diritti civili, si sono trasformate in dittature fondamentaliste e nella negazione di quei diritti elementari che sono alla base di qualunque convivenza civile. Viene negata la libertà religiosa, viene negata la libertà di coscienza e viene proposta la sola libertà di osservare la famigerata legge coranica, la Sharia.
Il pomeriggio è stato tutto dedicato alle numerose testimonianze delle Associazioni che operano nel sostenere i progetti di aiuto alle popolazioni dei territori, dove la Custodia opera alacremente con i suoi frati.
Da segnalare l’originale iniziativa della Diocesi di Vicenza che con il suo Ufficio Pellegrinaggi sta lavorando al progetto “Magdala” per il recupero archeologico della città della Maddalena, recentemente portata alla luce da recenti scoperte archeologiche. Altra originale iniziativa è stata presentata da fratel Giuseppe Spampinato dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld che racconta l’attività medica realizzata a Taybeh (antica Eprhaim), grazie ad alcuni volontari che prestano la loro opera in quella comunità della Samaria dove la totalità degli abitanti è cristiana (cattolici e ortodossi). L’ultima, è più commovente, è stata la testimonianza di suor Lucia Corradin del Charitas Baby Hospital di Betlemme, che ha raccontato la recente attivazione del reparto di neonatologia in quella città cinta d’assedio dal tremendo muro di cemento che la isola dal resto di Israele.
Al termine della giornata che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di volontari, fra Pierbattista ha concelebrato la Santa Messa e dato l’arrivederci per l’anno 2013, augurandosi che grazie al lavoro dei volontari la situazione delle comunità cristiane vada migliorando.
Nella foto, da sinistra Carlo Giorgi delle Edizioni Terra Santa di Milano, il patriarca Mar Ignatius Youssef III Younan, patriarca della Chiesa siro-ordotossa di Antiochia e la giornalista Manuela Borracino
Nella foto, da sinistra fra Giuseppe Ferrari responsabile dei Commissariati di Terra Santa per l'Italia e il padre Custode fra Pierbattista Pizzaballa, al momento della Santa Messa di chiusura.