Sarà una serata ricca di emozioni quella che stiamo organizzando presso l'Oratorio della nostra parrocchia dell'Annunciazione in Olmo di Martellago per la serata di Venerdì 11 novembre, memoria liturgica di San Martino di Tours.
Per ricordare mia moglie Mara abbiamo preso contatto con un grande e famoso musicista e compositore originario di Cibiana di Cadore, il maestro Oliviero De Zordo, al quale abbiamo proposto di venire a Olmo per un concerto nel quale si sarebbero alternati in una sinfonia i brani musicali da lui composti e eseguiti e alcune delle mie poesie pubblicate nei mie due ultimi canzonieri.
Oliviero, che è un grande amico, ha detto subito di sì e così abbiamo cominciato a lavorare a questo affascinante progetto.
È dal 1990 che la nostra famiglia vive alcune giornate di vacanza in quel suggestivo paese di montagna che è Cibiana di Cadore, dove con Mara abbiamo collaborato con quella comunità nella realizzazione di belle e importanti iniziative, molte delle quali con i parroci e con le autorità e le associazioni. Ricordo soltanto l'ultimo restauro della statua della Madonna del capitello che si trova a Passo Cibiana (Forcella Deona) realizzato magistralmente dal noto pittore Paolo Canciani da Dosson di Casier.
In quell'occasione, con un folto numero di amici provenienti dalla pianura e con i parrocchiani di Cibiana, abbiamo ricollocato, in processioe, la Madonna restaurata dentro al sacello ed è stata una grande festa.
Qualche anno prima avevo fatto realizzare da una mia studentessa cafoscarina la tesi di laurea sul Museo Messner del monte Rite dal titolo: "Il Museo Messner può diventare un oggetto di culto?" Così in quella festosa cornice, durante il pranzo, il sindaco di Cibiana ha consegnato una targa di riconoscenza alla brava dottoressa.
Questi piccoli cenni di cronaca per far capire quanto forte sia il legame della mia famiglia con quella Comunità.
Ecco perché il caro Oliviero si è detto subito disponibile e con entusiasmo alla proposta della serata di musica e poesia.
Per rendere più emozionante la serata Oliviero mi ha chiesto di fargli avere le mie poesie e così gli ho spedito i miei due ultimi libri:
CANTI VENEZIANI, edito da Piazza di Silea,
DE VITA SOLITARIA, edito da Aletti di Roma.
Il primo canzoniere l'ho dedicato al grande poeta veneziano Mario Stefani, morto nel 2001, che aveva presentato il mio primo libro di poesie "La terra, la laguna, l'amore" presso l'Ateneo Veneto a Venezia nel 1984 e del quale ero diventato amico e confidente. Addirittura una mia cara amica, studentessa di Cà Foscari, mi aveva chiesto consiglio per la sua tesi di laurea e io l'ho convinta a scrivere la sua tesi sul poeta Mario Stefani. La conclusione del lavoro è stato un successo ripreso dalla stampa. Era la prima volta che a Cà Foscari veniva discussa una tesi di laurea su un poeta vivente,era il 1989 e Mario aveva 51 anni.
Il libretto contiene le poesie che Venezia mi ha ispirato nei lunghi anni della mia vita professionale in quella meravigliosa città. Ai miei figli, Giovanni e Antonella ho chiesto di collaborare nella confezione del libretto e così Giovanni ha redatto la prefazione, bellissima , con l'acume che gli è proprio, mentre Antonella ha curato la postfazione con il brio tipicamente veneziano che la caratterizza.
Il secondo canzoniere ha una storia tutta particolare e avventurosa. Ho accettato la proposta dell'editore Aletti di Roma, perché una volta lette le mie poesie si è detto entusiasta e le avrebbe pubblicate nella sua collana I DIAMANTI. Aletti è un personaggio famoso nel mondo della poesia e della letteratura, anche lui poeta e ricco di iniziative a livello imprenditoriale. Una volta fattami la proposta e da me accettata mi ha chiesto di scegliere un personaggio famoso per scrivere la prefazione di questa mia raccolta. Uno di questi era addirittura il noto attore e regista Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel per la letteratura Salvatore, che avevo conosciuto in precedenza perché mi aveva registrato un dvd con sette delle mie poesie. Mi sono lasciato guidare dal mio istinto e ho scelto un personaggio a me sconosciuto: Hafez Haidar. È stata una scelta profetica, infatti Hafez è poeta anche lui, è di origine libanese ed è stato candidato al Nobel per la pace nel 2017, vive in Italia dove ha insegnato presso l'Univesità di Pavia. Così inizia la storia del secondo libretto che raccoglie alcune poesie dedicate a Mara e altre a Cibiana. Il titolo richiama una composizione del poeta Petrarca nella quale parlava della bellezza della solitudine che per me invece è un peso non da poco, e di questo malessere esistenziale parlo nelle mie poesie.
Un altro evento originale si è verificato alcuni giorni fa. Oliviero, che è una mente effervescente e mai ferma, mi ha telefonato per dirmi che insieme a lui in quella serata ci sarebbe stato un violoncellista che lo avrebbe accompagnato in alcuni brani, ebbene, questo musicista, Roberto Zandanel, è anche lui di Cibiana di Cadore.
Ecco, io vivo nel flusso degli eventi e penso che ci sia una regia in tutto questo. Per questo la serata, di armonie tra musica e poesia, dedicata a Mara si profila all'orizzonte come una serata speciale alla quale penso che gli amanti dell'arte e della cultura troveranno soddisfazione per le emozioni che certamente li coinvolgerà.