Il periodo strano che stiamo vivendo nel mondo intero, e in particolare nell'Europa governata dalla Commissione, ci provoca qualche domanda e qualche preoccupazione.
Come diceva un caro amico missionario in terre africane: le domande sono facili, le risposte quasi mai. Ecco nell'anno in cui a Bruxelles la Commissione ha decretato la eliminazione del Natale dalla cultura europea, salvo poi ricredersi, noi siamo immersi nella confusione più grande immaginabile. Il famigerato virus mutante, grazie all'insipienza dei vari scienziati, ha provocato, e provocherà fin quando non si sa, un dissesto informativo che la quasi totalità delle persone è assolutamente disorientata, anche quelle "acculturate" che evidentemente danno prova del fenomeno dell'intelligenza asintomatica, proprio come il virus mutante che provoca la malattia anche in chi non ce l'ha.
Ora, in questo contesto storico e culturale ho ritenuto adeguato questo mio augurio di BUON NATALE, recuperando una mia poesia pubblicata da Famiglia Cristiana qualche anno fa e scritta direttamente alla Madre di Gesù Bambino, verso la quale tutto il mondo cattolico e ortodosso guarda con fiducia chiedendo le grazie spirituali e materiali per far fronte a un'emergenza che sta appalesandosi sempre più drammatica.
MADONNA DEL LATTE, dipinto dal maestro Paolo Canciani, di Dosson di Casier (TV). L'originale si trova presso il Santuario di Betlemme
La Grotta Del Latte a Betlemme
A Betlemme, a 500 metri dalla Grotta della Natività, c’è la Grotta del Latte, meno importante della prima, ma ugualmente meta di molti pellegrinaggi. Scavata a tre metri di profondità rispetto al piano stradale, la grotta ricorda, secondo una tradizione che viene dai vangeli apocrifi, il luogo dove Maria sostò per allattare il bambino. Durante l’ allattamento alcune gocce di latte caddero imbiancando miracolosamente tutta la grotta. Per questa ragione è oggetto di devozione da parte delle mamme non solo cristiane e musulmane di Betlemme ma di tutto il mondo, che qui vengono a pregare e a implorare Maria per avere figli e abbondanza di latte.
Scendendo nella grotta tramite una piccola scala si accede ad un altare, dove, circondata da una cornice in madreperla, si trova l’oggetto della devozione, una statua in legno policromo che raffigura la Madonna che allatta il bambino.
La tradizione vuole che la polvere del tufo della grotta abbia proprietà miracolose, basta assumere piccole dosi di questa polvere per sperare nella grazia desiderata. Questa tradizione è molto viva e trova conferma nelle migliaia di testimonianze (un centinaio all’anno) che sono arrivate da tutto il mondo, da parte di tante donne che sono riuscite a portare a termine gravidanze impossibili e da tante altre persone guarite da mali incurabili, grazie alle preghiere e alla polvere.
Per avere la polvere della grotta non serve portarsi strumenti di scavo, basta chiederla all’ingresso a fra Lawrence, il francescano che da oltre 16 anni custodisce la grotta e raccoglie le testimonianze delle grazie ricevute.
ALLA MADRE (scritta da Gianfranco Trabuio e pubblicata da Famiglia Cristiana)
Questo mattino gelido
si gode una pioggia colorata
le foglie imbrinate dell’acero
cadono come in processione
è vicino il Natale
dentro alle nostre storie
ricordiamo l’evento
quando le mamme pensavano
alle loro maternità.
E tu Madre Maria
come ricordavi il tuo Natale
il tuo Gesù Bambino
con quanta emozione
da Nazaret a Betlemme
te lo portavi nel segreto
della tua storia?
Madre Maria
sapevi tutto del tuo Bambino
l’Angelo ti aveva parlato
e tu avevi accettato
fiat voluntas tua
come le nostre mamme
madri per sempre.
Madre Maria
ancora oggi guardiamo a te
al tuo figlio
diventato il nostro Gesù
e nel silenzio
da Betlemme al Calvario
l’hai accompagnato
chissà quanto hai pregato Dio Padre
che allontanasse quel calice
come le mamme di oggi.
Ecco Madre Maria
la nostra supplica
insegnaci ad accogliere Gesù
come fosse il nostro Bambino
aiutaci
i nostri figli hanno bisogno di te.