ESTATE
L’estate che avanza
ci lascia esausti
nelle nostre speranze
siamo assetati di tenerezze
e anche se lontani
esiste questa sorgente carsica
che calma la sete
ci fa sognare
momenti lontani
tra le rocce e i ruscelli
dove sull’erba
lasciamo le orme
delle nostre carezze
La Sacra di San Michele, Abbazia Benedettina dell'anno 1000
La salita è lunga
la cima ogni tanto scompare
quando arriviamo è un sogno
sembra un girone dantesco
tutto roccia e pinnacoli grotteschi
non c’è armonia
è tutto solenne
enorme espressione dello spirito
e
lentamente saliamo i gradini
interminabili passi verso l’alto
dentro l’abbazia
opera dell’uomo e dono divino
dalla porta esoterica zodiacale
entriamo in questa basilica sul monte
emozioni antiche di santi consunti
ci avvolgono nei loro misteri
andiamo verso la roccia puntuta
sommità di granito
con le radici che si disperdono
profonde
al centro della terra
e lì tocchiamo con le mani il culmine
un’esplosione quantica di energia
ci avvolge
ci sconvolge
abbracciati alla roccia
immersi nell’amore.
Statua dell'Arcangelo Michele, bronzo dorato, scultura di Doss Moroder, anno 2005
Famiglia cristiana in fuga dalla morte
NATALE DI STRADA.
Ci ritroviamo pellegrini
sulle strade del mondo
in questo Natale di strada
dall’ovest all’est
dal nord al sud
uomini cercano
col bordone in mano
gli occhi smarriti
una speranza
un riparo
un anfratto
una grotta.
Il bambino Gesù nasce
luce nuova nel mondo
ma non basta
ancora disastri
di guerre
di pianti
violenze mai viste
avvinghiano il mondo
e i bambini di strada
mai vedono un pellegrino
mai una speranza
nel loro Natale.
Gesù
cosa faremo noi
assorti e assenti
per i bambini di strada
lontani nel mondo
occhi lucidi e neri
nella notte di questo Natale?
Bambini cristiani in un campo profughi fuggiti dall'islamismo omicida
Questa poesia-preghiera scritta da Gianfranco Trabuio,
ha vinto il primo premio al Concorso nazionale di poesia Jacopone da Todi edizione 2014
CUORE MATTO (un giorno verrai)
Chissà da quanto tempo
questo cuore impazzito
finalmente si è scatenato
battiti strani
extrasistoli
fibrillazioni
pause pericolose
ancora una volta vivo sul ciglio della vetta
cammino sempre sicuro
ma sempre più a rischio.
Chissà quando un angelo
venuto di là
mi porterà vicino a te
maga delle cime
nella tua baita
dove tra pozioni e decotti
aromi e profumi di erbe
su questo povero cuore
trovare la calma
il silenzio
dove uno sguardo si fa terapia.
nov. 2014
Una luce brillante mi accompagna al mattino
niente nuvole solo vento e sole che illumina
sull’orizzonte lontano si alzano enormi montagne
è un gioco di specchi e di riflessi
la laguna agitata al soffiare della bora mattutina
sembra un lago incrodato tra le rocce
un’armonia riecheggia nella memoria
una vecchia canta montanara
parla d’amore e di solitudine
ecco il sogno avverarsi in un lampo di luce
trovarsi lassù
sulle montagne ancora prive di neve
intabarrati al riparo del gelido vento
solo gli occhi sono caldi e tormentati
lente lacrime scendono e il cuore tremante
ancora una volta rimane rapito nell’estasi.
dedicato a chi piange per la bellezza
23 ottobre 2014
Ecco Gesù che passa
A ELENA PER SEMPRE
Nella chiesa affollata e festante
i tuoi occhi assorti penetravano dentro al tuo cuore
quali dolori
quante emozioni
che lacrime da quegli occhi mori
Cristo passava e ti guardava
parlava alla tua anima
assorta nella tua intimità
nella tua sofferenza
sorridendo quelle lacrime le asciugava
così ti ho vista
così ti ho pensata
la tua immagine per sempre
nel mio cuore è rimasta.
Marghera in una domenica d’estate 2014
L'anno scorso, il giorno della Madonna della Salute mi trovavo alla Punta della Dogana, proprio all'esterno della Basilica.
C'era un tramonto stupendo su Venezia con tutte le sfumature dei rossi, degli aranci e dei gialli, in un cielo blu che si andava scurendo. A riva era ormeggiato un vecchio veliero, forse aspettava l'alba per veleggiare verso altri approdi, e, io, guardando commosso tutta questa bellezza mi sono messo a scrivere nel libretto che sempre mi accompagna per fissare i momenti della vita, e ne è uscita una poesia ispirata sempre a un amore impossibile. Sempre una donna è presente nelle mie poesie, l'anima ricca di amore e feconda di passioni per la vita. Si invecchia nell'età, e mai nello spirito, fintantoché le traversie della vita non ti costringono in un angolo a meditare verso quale approdo stai andando, quali vele alzare, ascoltando il sussurro del vento sempre pronto a portarti più in là. Una meta che sempre hai inseguito bordeggiando sotto costa, oppure, in alto mare, lasciandoti portare dalla libertà del vento e dalla maestria del nocchiero.
Eccovi la poesia che è stata premiata quest'anno al concorso internazionale San Valentino. Neanche farlo apposta, la giuria ha scelto questo bellissimo ritratto di Salvatore Fiume che si abbina in modo suggestivo e commovente ai versi sognanti del poeta.
L'angelo consola il Sofferente
A TE CHE SPERI E CREDI (notte a Sacrofano nel bosco)
Questa luna piena
ricca di fascino e piena di misteri
tenta di illuminare il mio cammino
ormai oscuro
ombre nere si stagliano
su questi sentieri scoscesi
fantasmi riflessi di olivi e di pini
un contorno indefinito
di silenzio e di morte
paure impazzite corrodono l'anima
non sai più pensare
lentamente
inesorabilmente
il male avanza violento
ma tu sempre speri
tu sempre combatti
ancora un'altra battaglia
e un angelo compare
stremato anche lui
ambasciatore di grazie
al trono del creatore.
ALBA A CIBIANA
Ecco l’alba che arriva
creste dolomitiche illuminate di rosa
lentamente arrossiscono
tutto è silenzio
il bosco taciturno
accoglie la brezza che scende dall’alto
sono solo a pensare
e medito immerso nel bello
le angustie e i desideri
che mai realizzo
stamane all’alba
solo Dio mi fa compagnia.
Alba sul monte Pelmo
Nel parco
Mi sono smarrito
ed è notte ormai
questo parco enorme
e ricco di sentieri
un labirinto
mi fermo e guardo nel cielo
la costellazione del Cigno
mi guida
mi lascio portare dalle stelle
lassù tra i prati e le rocce
delle amate montagne
e canto
canto alle stelle le mie storie
loro brillano
sorridono
e mi accolgono.
Di Primavera
Di primavera e col fresco
in queste vallate
torrenti impetuosi cantano
l’entusiasmo e l’esuberanza
sono ricchi della giovinezza
e noi
amanti di queste montagne
restiamo muti davanti a tanta energia
i nostri sguardi si incrociano
si scrutano
si sorridono
si accolgono
si immergono sognanti
tra il verde e le rocce.
BORESSI 2 DALOURDES
Son qua sentà al café
me bevo ‘na bireta
dopo aver tanto ciacolà
go contà ai pelegrini tante storie
tute bele che i se restai imbambolà
go parlà de miracoli e de conversion
e tanti se partii par la capela de la confession
e desso me calmo e vardo la gente
che passa soto la piova
i se tuti stufi e pieni de fredo
poareti
i vien qua par veder xe ghe se miracoli e conversion
e i me trova mi che forse
ghe fasso un fià de confusion
e qua sentà anca mi speto un miracolo
me bevo la bireta
vardo i oci de le done che passa
ma gnanca una te somegia
gnanca una co’ i to oci
un fià furbi e spiritai
ma quando ze vedemo
i se tuti dolzi e incantai.
NOTTURNO
È una notte di luna piena
e illumina questo lungo percorso
la notte mostra tutto il suo fascino
ma anche tutte le tenebre
così viaggio nella notte
e rifletto su noi
le nostre storie
le nostre passioni
quale meta raggiungeremo
quanta gioia troveremo
questa notte di luna
fredda e diafana
non mostra bene il sentiero
si perde nei boschi
di faggi e di lecci
e noi cerchiamo un rifugio.
(Scritta durante il turno di guardia in treno verso Lourdes)
RONDINE
Come rondine dal cielo
vieni di primavera
da terre lontane
e porti profumi
essenze delicate
di fiori orientali
amata compagna
ti trovo in quel monastero
nel chiostro antico
di muri affrescati di santi
tu sempre ti fermi
tra queste colline
colorate di rosa e di bianco
e ai primi tepori
rincorri i tuoi sogni
e porti il tuo nido
fresco d’amore
tra le antiche mura.