PARROCCHIA DELL'ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA
19 Agosto 2013
NELLE NOSTRE DEVOZIONI RITENIAMO MOLTO UTILE, PER LA NOSTRA FEDE, ILLUSTRARE CON ESEMPI STORICAMENTE FONDATI, QUALI POSSANO ESSERE I RIFLESSI ESISTENZIALI DI QUESTA NOSTRA RELIGIONE CATTOLICA.
Così oggi, facciamo memoria di alcune figure straordinarie di santità.
18 Agosto santa Elena, madre dell’imperatore romano Costantino. (247 – 328). Questa grande santa viene ricordata dalla Chiesa come colei che recuperò la Croce sulla quale Cristo fu crocifisso a Gerusalemme. Una parte della Santa Croce fu inviata a Roma a suo figlio Costantino che fece costruire la bellissima chiesa della Santa Croce di Gerusalemme. In questa chiesa (chiamata Basilica Eleniana) si venerano le spoglie della bambina, futura beata, Antonietta Meo, detta Nennolina.
La Basilica Eleniana che custodisce la reliquia della Antonietta Meo, detta Nennolina,
Croce di Cristo sepolta nella Basilica Eleniana
Il valore della sofferenza
Antonietta Meo, detta Nennolina (Roma 15 dic 1930 – Roma 3 lug 1937). Un giorno si fa male sbattendo il ginocchio su un sasso, nel giardino dell’asilo. Il dolore non passa, i medici diranno: “osteosarcoma”. Si dovrà amputare la gamba. Una lunga via crucis negli ospedali fino alla morte, fra atroci dolori, nel luglio 1937, a soli sei anni e mezzo. Nennolina ha lasciato un diario e più di cento letterine rivolte a Gesù, Maria e Dio Padre che rivelano una vita di unione mistica davvero straordinaria.
Data la sua giovanissima età, Nennolina ha dato prova di una comprensione, di un amore della sofferenza redentrice inspiegabili senza riconoscere l’intervento di grazie straordinarie. Ha intuito che ognuno può e deve compiere in sé ciò che manca alle sofferenze di Cristo per la salvezza della anime.
Vedeva la sofferenza in un modo suo personale, come una "ricompensa" a Gesù per tutte le sue sofferenze. Intuisce che le sue avrebbero potuto attenuare quelle di Lui che continua a soffrire non nel suo corpo fisico, ma nel suo corpo mistico, nei campi di guerra, nelle tante forme in cui gli uomini peccano e soffrono.
"Sai mamma ? ho offerto la mia gambina a Gesù per la conversione dei poveri peccatori e perché siano benedetti i soldati che stanno in Africa".
Al padre: "Il dolore è come la stoffa: più è forte più ha valore".
Alla madre: " Quando si sente male, si sta zitti e si offre a Gesù per un peccatore" Gesù ha sofferto tanto per noi e non aveva peccato: era Dio. E vorremmo lamentarci noi, che siamo peccatori e sempre lo offendiamo?" .
Al suo direttore spirituale: "Per un momentino solo, mi corico sulla ferita perché in quel momento posso offrire più dolore a Gesù".
A chiunque le domandava "Come stai?" rispondeva: "Sto bene!".
Non vuole che si preghi per la sua guarigione ma perché si faccia la volontà di Dio: "Voglio stare con Lui sulla croce perché Gli voglio tanto bene". Le sue spoglie sono venerate nella Basilica Eleniana in Roma, a poca distanza dalla Basilica di San Giovanni in Laterano.
Riflessione su san Massimiliano Maria Kolbe, fondatore della Milizia dell’Immacolata. (8.1.1894 – 14.8.1941). Francescano conventuale.
Le due corone di Massimiliano. Così ricordò la madre di Massimiliano, Maria Dabrowska: “Ho sempre saputo che padre Massimiliano sarebbe morto martire, grazie a un evento straordinario avvenuto nella sua fanciullezza. Una volta fece qualcosa che non mi piacque e gli dissi: “Piccolo mio, non so cosa ne sarà di te”. Poi non ci feci più caso a quello che avevo detto. Mi accorsi ben presto che mio figlio stava cambiando. In casa avevamo un piccolo altare nascosto, dove spesso lui si rifugiava. Era sempre raccolto, serio e pregava con le lacrime agli occhi. Un giorno gli domandai: “Cosa c’è che non va?”. Lui tutto tremate mi disse: “Quando mi hai detto: cosa ne sarà di te?, ho pregato ardentemente la Madonna di dirmi cosa ne sarebbe stato di me. La Vergine Madre mi è apparsa tenendo in mano due corone, una bianca e una rossa. Mi ha guardato con amore e mi ha chiesto se le volevo. Quella bianca significava che avrei perseverato nella purezza e quella rossa che sarei stato un martire. Ho risposto di sì che le volevo. Allora la Vergine mi ha guardato teneramente ed è scomparsa”. Ne era sempre compreso, e, in ogni occasione, accennava col viso raggiante alla sua desiderata morte di martire. E così io vi ero preparata, come la Madonna dopo la profezia di Simeone ….”
Massimiliano Maria Kolbe, morto martire nel campo di sterminio Auschwitz
SPIRITO SANTO SOFFIO DI VITA
Spirito Santo soffio di vita, Spirito Santo soffio di fuoco,
Spirito Santo consolator, scendi su di noi.
Vieni o Spirito tra noi, abita nei cuor
Vieni o Spirito d’amor, noi ti attendiam. RIT:
Spirito di santità, Spirito di verità,
Spirito di carità, scendi su di noi. RIT.
Crea un cuore nuovo in noi che possiam bruciare per te,
il Tuo Spirito d’amor scenda su di noi. RIT.
INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)
“Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
Preghiera
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
ANDRÒ A VEDERLA UN DÌ
Andrò a vederla un dì
in cielo patria mia;
andrò a veder Maria
mia gioia e mio amor.
RIT. Al ciel, al ciel, al ciel
andrò a vederla un dì
Al ciel, al ciel, al ciel
andrò a vederla un dì
Andrò a vederla un dì
è il grido di speranza
che infondemi costanza
nel viaggio e fra i dolor. RIT.
Andrò a vederla un dì
lasciando quest'esilio;
le poserò qual figlio,
il capo sopra il cor. RIT.
Andrò a vederla un dì
le andrò vicino al trono
ad ottenere in dono
un serto di splendor. RIT.
COME NASCE IL DOGMA DELL’ASSUNTA
Conoscere la Storia aiuta a capire i fatti che si sono verificati. In questa breve devozione prendiamo in considerazione come la Vergine della Rivelazione si sia manifestata a Roma, a Bruno Cornacchiola e ai suoi tre figli.
Bruno aveva partecipato giovanissimo, come volontario, alla guerra di Spagna, militando dalla parte dei marxisti. Lì aveva conosciuto un protestante tedesco che gli aveva inculcato un odio feroce per il Papa e il cattolicesimo. Così, nel 1938, mentre si trovava a Toledo, comprò un pugnale e sulla lama incise: «A morte il Papa!». Ritornato a Roma nel 1939 si fece “battista” (setta protestante) e successivamente entrò nella setta fondamentalista protestante degli “avventisti del settimo giorno”, che propugnano un odio viscerale contro tutto ciò che è proclamato dalla Chiesa Cattolica, compresa un’avversione particolare contro la Madonna.
Un cenno a ciò che avvenne viene dato tra poche righe, quello che è straordinario è mettere in evidenza, e su questo siamo invitati a meditare, come la Madonna scelga le persone più incredibili, a volte, per manifestare la sua tenerezza di madre per la Chiesa e per l’umanità, che sempre più si allontana dalla fede e dal magistero della Chiesa stessa.
Chi desideri approfondire l’evento storico, si colleghi al sito:
http://www.madonnadelletrefontane.it
Le persone devote del Sacro Cuore di Gesù, troveranno nella storia di quest’uomo un fatto prodigioso collegato ai primi nove venerdì del mese. Un motivo in più per approfondire gli eventi miracolosi delle Tre Fontane.
La Vergine della Rivelazione delle Tre Fontane
PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.
12 Agosto 2013 ore 20 30
12 Agosto santa Francesca Giovanna de Chantal (Digione, Francia, 1572 - Moulins, Francia, 13 dicembre 1641) La vita di Giovanna Frémiot è legata indissolubilmente alla figura di Francesco di Sales, suo direttore e guida spirituale, e di cui fu seguace e al tempo stesso ispiratrice e collaboratrice. Nata a Digione nel 1572, a vent'anni sposò il barone de Chantal, da cui ebbe numerosi figli. Rimasta vedova, avvertì sempre di più il desiderio di ritirarsi dal mondo e di consacrarsi a Dio. Sotto la guida di Francesco di Sales, diede vita a una nuova fondazione intitolata alla Visitazione e destinata all'assistenza dei malati. L'Istituto si diffuse rapidamente nella Savoia e nella Francia. Ben presto seguirono Giovanna, diventata suor Francesca, numerose ragazze, le Visitandine, come erano chiamate e universalmente note le suore dell'Isituto. Prima della sua morte, avvenuta a Moulins il 13 dicembre del 1641, le case della Visitazione erano 75, quasi tutte fondate da lei. È sepolta nella chiesa della Visitazione ad Annecy insieme a san Francesco di Sales.
Tra le più note figlie dell'Ordine religioso da lei fondato è la mistica del Sacro Cuore di GesùMargherita Maria Alacoquevisitandina del monastero di Paray-le-Monial.
14 agosto, san Massimiliano Maria Kolbe (8.1.1894 – 14.8.1941) Frate francescano conventuale, innamorato della Madonna, fondò la Milizia dell’Immacolata. Massimiliano fu beatificato il 17 ottobre 1971 da papa Paolo VI e canonizzato il 10 ottobre 1982 da papa Giovanni Paolo II, suo conterraneo. Il giorno della canonizzazione, papa Wojtyła nell'omelia lo definì «santo martire, patrono speciale per i nostri difficili tempi, patrono del nostro difficile secolo» e «martire della carità». Alla cerimonia era presente anche Francesco Gajowniczek, l'uomo che aveva salvato dalla morte nel campo di concentramento.
15 agosto, solennità della Assunzione della Beata vergine Maria, finalmente il1° novembre 1950 Papa Pio XII dà la solenne proclamazione: “dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Pochi anni prima, 12 aprile 1947, la Madonna era apparsa a Bruno Cornacchiola presso l’abbazia trappista delle Tre Fontane e gli aveva detto: «Il mio corpo non marcì, né poteva marcire. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso...». Con queste parole Maria si presentava anche come Assunta in Cielo in anima e corpo.
VIENI SPIRITO SANTO VIENI
Vieni, Spirito Santo, vieni,
soffio di vita, vieni,
Spirito Santo, vieni.
IN TE RINASCERÒ DALL'ALTO,
NELLE TUE MANI COME IL VENTO
CHE SOFFIA DOVE VUOLE MA NON SO
DI DOVE VIENE E DOVE VA.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
dentro al mio cuore, vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla Parrocchia, Vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla tu chiesa, vieni,
Spirito Santo, vieni. (SULLA FAMIGLIA) (SUI NOSTRI FIGLI) (SUGLI AMMALATI) (SUI SOFFERENTI) (SUI SACERDOTI)
INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)
“Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)
UOMO DI GALILEA (SG)
Uomo di Galilea, che passando vai, Uomo di Galilea che passando vai
Uomo di Galilea, che passando vai, Uomo di Galilea che passando vai
Ti prego di guardarmi, Ti prego di guardarmi, Ti prego di guardarmi, e guarito io sarò (2 volte)
Ti prego di toccarmi...
Ti prego di perdonarmi.
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
Preghiera
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
Dell'aurora tu sorgi più bella
Dall'aurora Tu sorgi più bella,
coi tuoi raggi fai lieta la terra,
e fra gli astri che il cielo rinserra,
non v'è stella più bella di Te.
RIT. Bella tu sei qual sole,
bianca più della luna;
e le stelle più belle
non son belle al par di Te. (bis)
T'incoronano dodici stelle,
ai tuoi piedi hai l'ali del vento,
e la luna si curva d'argento;
il tuo manto ha il colore del ciel. RIT.
Gli occhi tuoi son più belli del mare,
la tua fronte ha il colore del giglio,
le tue gote baciate dal Figlio
son due rose e le labbra son fior. RIT.
Il santuario della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane
ALBA A CIBIANA
Ecco l’alba che arriva
creste dolomitiche illuminate di rosa
lentamente arrossiscono
tutto è silenzio
il bosco taciturno
accoglie la brezza che scende dall’alto
sono solo a pensare
e medito immerso nel bello
le angustie e i desideri
che mai realizzo
stamane all’alba
solo Dio mi fa compagnia.
Alba sul monte Pelmo
PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.
5 Agosto 2013 ore 20 30
6 Agosto Festa della Trasfigurazione del Signore, istituita da Papa Callisto III il 6 agosto 1456 per ringraziare il Signore Gesù per la vittoria degli eserciti cristiani nella battaglia di Belgrado contro i Turchi. Artefice della vittoria fu San Giovanni da Capestrano, frate francescano minore.
9 agosto, SantaTeresa Benedetta della Croce (Edith Stein) morta martire in campo di concentramento ad Auschwitz, proclamata co-patrona d’Europa dal Papa Giovanni Paolo II.
VIENI SPIRITO SANTO VIENI
Vieni, Spirito Santo, vieni,
soffio di vita, vieni,
Spirito Santo, vieni.
IN TE RINASCERÒ DALL'ALTO,
NELLE TUE MANI COME IL VENTO
CHE SOFFIA DOVE VUOLE MA NON SO
DI DOVE VIENE E DOVE VA.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
dentro al mio cuore, vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
forza di vita, Vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla tu chiesa, vieni,
Spirito Santo, vieni. (SULLA FAMIGLIA) (SUI NOSTRI FIGLI) (SUGLI AMMALATI) (SUI SOFFERENTI) (SUI SACERDOTI)
RECITA DEL SANTO ROSARIO. MISTERI GAUDIOSI MEDITATI CON SANTA FAUSTINA KOWALSKA
INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
Il 5 agosto la Chiesa Cattolica festeggia la Dedicazione della Basilica Pontificia di Santa Maria Maggiore, a Roma, sul colle Esquilino, (vicino alla Stazione Termini e all’inizio di via Merulana).
La nascita della Basilica è frutto di un sogno fatto da Papa Liberio al quale comparve la Vergine Maria suggerendole un segno che di lì a breve il pontefice avrebbe avuto per realizzare la fabbrica a Lei dedicata. L’evento eccezionale accadde il 5 agosto del 358, quando una insolita e miracolosa nevicata ricoprì il Colle Esquilino, permettendo al pontefice di tracciare il perimetro della Chiesa.
La Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle quattro Basiliche patriarcali di Roma, l’unica che abbia conservato le strutture paleocristiane.
Il 5 agosto di ogni anno viene rievocato, attraverso una solenne Celebrazione, il "Miracolo della Nevicata": di fronte agli occhi commossi dei partecipanti una cascata di petali bianchi discende dal soffitto ammantando l'ipogeo e creando quasi un'unione ideale tra l'assemblea e la Madre di Dio.
LITANIE LAURETANE
UOMO DI GALILEA (SG)
Uomo di Galilea, che passando vai, Uomo di Galilea che passando vai
Uomo di Galilea, che passando vai, Uomo di Galilea che passando vai
Ti prego di guardarmi, Ti prego di guardarmi, Ti prego di guardarmi, e guarito io sarò (2 volte)
Ti prego di toccarmi...
Ti prego di perdonarmi.
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
Preghiera
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di
carità fraterna siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna
con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
Papa: i miracoli ci sono ancora oggi. Ma bisogna 'lottare' con Dio
20 Maggio 2013 - 11:59
(ASCA) - Città del Vaticano, 20 mag - I miracoli ci sono ancora oggi ma necessitano di una ''preghiera forte'' che ''lotta con Dio'' per ottenerli, che non si esaurisca solo in una supplica ''per cortesia''. Lo ha detto oggi papa Francesco che nella sua omelia durante la messa a Santa Marta. Una celebrazione, riferisce la Radio Vaticana, a cui hanno partecipato alcuni dipendenti della stessa emittente radiofonica, accompagnati dal direttore padre Federico Lombardi. Commentando il Vangelo di oggi in cui Gesù guarisce un giovane dopo che i discepoli non c'erano riusciti, il papa ha spiegato che quando questi gli domandano perché non avevano potuto guarire il ragazzo, ''il Signore risponde che quella 'specie di demoni non si può scacciare in alcun modo se non con la preghiera'''. ''Tutti noi - ha poi sottolineato - abbiamo un pezzo di incredulità, dentro''. Davanti a questa e' necessaria ''una preghiera forte, e questa preghiera umile e forte fa che Gesù possa fare il miracolo. La preghiera per chiedere un miracolo, per chiedere un'azione straordinaria - ha proseguito papa Francesco - dev'essere una preghiera coinvolta, che ci coinvolga tutti''. Il pontefice ha, quindi, raccontato un altro episodio accaduto nella sua Argentina: una bimba di 7 anni si ammala e i medici le danno poche ore di vita. Il papà, un elettricista, ''uomo di fede'', e' ''diventato come pazzo - ha raccontato il papa - e in quella pazzia'' ha preso un autobus per andare al Santuario mariano di Lujàn, lontano 70 km. ''E' arrivato dopo le 9 di sera - e' proseguito il racconto del papa - quando era tutto chiuso. E lui ha incominciato a pregare la Madonna, con le mani sulla cancellata di ferro. E pregava, e pregava, e piangeva, e pregava ... e così, così è rimasto tutta la notte. Ma quest'uomo lottava: lottava con Dio, lottava proprio con Dio per arrivare alla guarigione della sua fanciulla. Poi, dopo le 6 del mattino, e' andato al terminal, ha preso il bus ed e' arrivato a casa, all'ospedale alle 9, più o meno. E ha trovato la moglie piangente. E ha pensato al peggio. ''Ma cosa succede? Non capisco, non capisco! Cosa e' successo?'. ''Mah, sono venuti i dottori e mi hanno detto che la febbre se n'è andata, che respira bene, che non c'e' niente! La lasceranno due giorni in più, ma non capiscono che cosa è successo!'. Questo succede ancora, i miracoli ci sono!'', è stata la conclusione di papa Francesco. Ma per ottenere questi miracoli, è il pensiero del papa, è necessaria una preghiera che sgorghi veramente dal cuore. ''Una preghiera coraggiosa, che lotta per arrivare a quel miracolo; non quelle preghiere per cortesia: 'Ah, io pregherò per te, dico un Pater Noster, un'Ave Maria e mi dimentico. No. - ha insistito papa Francesco - una preghiera coraggiosa, come quella di Abramo che lottava con il Signore per salvare la città, come quella di Mosé che aveva le mani in alto e si stancava, pregando il Signore; come quella di tante persone, di tanta gente che ha fede e con la fede prega, prega''. Una preghiera accompagnata dal credere, ha concluso il papa, ancor più necessaria oggi di fronte a ''tanta gente che soffre nelle guerre, a tutti i rifugiati, a tutti questi drammi che ci sono adesso''. (da ASCA, agenzia di stampa)
STORIA DI UNA DEVOZIONE MARIANA
Nelle sconfinate distese della Pampa, cuore dell'Argentina, la Madonna scelse di fermarsi a Luján, divenendo così per sempre la Celeste Patrona del popolo sudamericano.
Verso il 1630 giunse nel porto di Buenos Aires una caravella. La guidava un marinaio che portava con sé dal Brasile due statuette di terracotta: una, raffigurante "Nostra Signora della Consolazione", l’altra che rappresentava l’"Immacolata Concezione". Le statuette erano destinate a un portoghese che abitava a Sumampa.
Dopo tre giorni di viaggio, la carovana diretta verso il Tucumán giunge al rio Luján, dove passò la notte. All’alba i carrettieri si dispongono per riprendere il cammino, ma i buoi, per quanti sforzi facciano, non riescono a muovere i carri neppure di un centimetro.
Allora, tirano giù le casse, e i carri si muovono senza fatica. Ripetono più volte questa operazione e si accorgono che soltanto alla presenza di una cassa il carro non ne vuole sapere di ripartire. Aprono la cassa per vederne il contenuto: vi appare la piccola statua di 58 cm raffigurante l’Immacolata Concezione. Maria è rivestita di una tunica rossa e di un manto azzurro seminato di stelle, le mani sono giunte dinanzi al petto e i piedi poggiano sopra delle nuvole, tra le quali spuntano la luna e quattro testoline di Angeli.
Il disegno di Dio ormai è chiaro! La statua perciò rimane in quel luogo, nell’immensità silenziosa della Pampa sudamericana, dove viene costruito il primo Santuario dedicato alla Madonna di Luján, al quale accorrono ogni anno milioni di pellegrini da ogni parte dell’Argentina e dell’America Latina.
Papa Francesco celebra la santa Messa alla La statua della Madonna di Lujàn
Domus Santa Marta a Roma in Argentina
LA DEVOZIONE DEI PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE.
Perché 5 sabati? Questa domanda, fatta da molti, fu fatta anche da suor Lucia a Nostro Signore, che le rispose in questo modo: “Figlia mia, il motivo è semplice: sono cinque i tipi di offese e bestemmie proferite contro il Cuore Immacolato di Maria:
Dell'aurora tu sorgi più bella
Dall'aurora Tu sorgi più bella,
coi tuoi raggi fai lieta la terra,
e fra gli astri che il cielo rinserra,
non v'è stella più bella di Te. RIT. Bella tu sei qual sole,
bianca più della luna;
e le stelle più belle
non son belle al par di Te. (bis)
T'incoronano dodici stelle,
ai tuoi piedi hai l'ali del vento,
e la luna si curva d'argento;
il tuo manto ha il colore del ciel. RIT.
Gli occhi tuoi son più belli del mare,
la tua fronte ha il colore del giglio,
le tue gote baciate dal Figlio
son due rose e le labbra son fior. RIT.
La Madonna di Fatima
PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
29 luglio 2013 ore 20 30
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.
IL MESE DI LUGLIO È DEDICATO DALLA CHIESA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ, per questo motivo dedichiamo questo incontro di preghiera, ai numerosi miracoli eucaristici certificati dalla Chiesa nei secoli. Questa è l’ultima puntata e riguarda anche i miracoli eucaristici straordinari che si sono svolti a Buenos Aires, Argentina, negli anni in cui Papa Francesco era Vescovo in quella città.
30 Luglio: san Leopoldo Mandic, cappuccino; 31 Luglio, sant’Ignazio di Loyola fondatore dei Gesuiti; 1 Agosto, sant’Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dei Redentoristi; 2 agosto, ricorrenza del Perdon d’Assisi: indulgenza plenaria per sé o per i defunti.
VIENI SPIRITO SANTO VIENI
Vieni, Spirito Santo, vieni,
soffio di vita, vieni,
Spirito Santo, vieni.
IN TE RINASCERÒ DALL'ALTO,
NELLE TUE MANI COME IL VENTO
CHE SOFFIA DOVE VUOLE MA NON SODI DOVE VIENE E DOVE VA.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
dentro al mio cuore, vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
forza di vita, Vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla tu chiesa, vieni,
Spirito Santo, vieni. (SULLA FAMIGLIA) (SUI NOSTRI FIGLI) (SUGLI AMMALATI) (SUI SOFFERENTI) (SUI SACERDOTI)
INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)
“Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)
CANTO
SANGUE DI GESÙ EFFUSO IN NOI (4 VOLTE)
SANGUE DI GESÙ DONATO A NOI
SANGUE DI GESÙ PERDONACI
SANGUE DI GESÙ LIBERACI
SANGUE DI GESÙ PURIFICACI
SANGUE DI GESÙ RINNOVACI
SANGUE DI GESÙ GUARISCICI
“IL SANGUE DI CRISTO E’ LA CHIAVE DEL PARADISO.” (S. Tommaso d’Aquíno )
La reliquia di questo Miracolo Eucaristico si conserva ad Andechs, in Germania, presso il monastero benedettino. Si verificò a Roma nel 595 durante una celebrazione eucaristica presieduta dal Papa San Gregorio Magno. Al momento di ricevere la Santa Comunione, una nobildonna romana cominciò a ridere perché assalita dai dubbi circa la verità della reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrati. Il Papa allora, turbato dalla sua incredulità, decise di non comunicarla e subito le specie del pane si mutarono in carne e in sangue.
Ancora oggi è possibile vedere l'impronta miracolosa lasciata dall'Ostia caduta sul gradino dell'altare della Cappella Caetani, nella Chiesa di Santa Pudenziana a Roma. L'impronta sul gradino vi restò impressa in seguito alla caduta dell'Ostia dalle mani di un sacerdote che proprio mentre stava celebrando la Messa fu colto dal dubbio sulla reale presenza di Gesù nel Sacramento dell'Eucaristia.
Ad Alatri si conserva ancora oggi presso la Cattedrale di S. Paolo Apostolo, la Reliquia del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1228 che consiste in un frammento di Particola convertita in carne. Una giovane donna, per riconquistare l'amore del suo fidanzato, si rivolge ad una fattucchiera che le ordina di rubare un'Ostia consacrata per farne un filtro d'amore. Durante una Messa la ragazza riesce a prelevare un'Ostia che nasconde in un panno, ma arrivata a casa si accorge che l'Ostia si è trasformata in carne sanguinante. Di questo Prodigio ne parlano numerosi documenti, tra cui la Bolla di Gregorio IX.
Nella Pasqua del 1570, nella chiesa di Sant'Erasmo a Veroli, durante l'esposizione del SS. Sacramento (che a quei tempi veniva inserito in una teca cilindrica posta dentro un grande calice ministeriale, coperto con la patena) per le Quaranta ore di pubblica adorazione, Gesù Bambino apparve nell'Ostia esposta e operò numerose grazie. Oggi il calice dove fu esposto il SS. Sacramento è custodito nella chiesa di Sant'Erasmo e viene utilizzato per la celebrazione della Santa Messa, una volta l'anno, il martedì dopo Pasqua.
Una donna di religione non cristiana (ebrea), incredula circa la verità del Dogma Cattolico della presenza reale di Gesù nell'Eucaristia, aiutata da una sua amica cristiana, durante la celebrazione di una Santa Messa, riuscì a rubare un'Ostia consacrata. La donna, quasi sfidando Dio, pose poi la Particola consacrata dentro una padella di olio sopra il fuoco. Improvvisamente dall'Ostia stillò una grande quantità di sangue che si riversò sul pavimento fino a fuoriuscire dall'uscio della porta di casa.
II 29 agosto del 1774, la Curia arcivescovile si espresse favorevolmente riguardo al miracoloso ritrovamento e all'inspiegabile preservazione delle Ostie trafugate dalla chiesa di S. Pietro a Patierno il 24 febbraio del 1772. Nel 1971 è stato indetto l'Anno Eucaristico diocesano per dare modo alla comunità diocesana di prendere coscienza del Miracolo Eucaristico. Purtroppo nel 1978, alcuni ignoti ladri sono riusciti a rubare anche il Reliquiario con le miracolose Particole del 1772.
La «Festa di Castello», puntualmente rivissuta sin dal 1657, ricorda la liberazione dal contagio della peste, della Città di Cava avvenuta il 25 maggio 1656, giorno dell'Ascensione. Il «male» finì dopo la pia processione e benedizione con il Corpus Domini, svolta dal Casale della SS. Annunziata al terrazzo superiore di Monte Castello.
Nell'Aprile del 1604, si verificò a Mogoro un Miracolo Eucaristico, descritto dallo storico Pietro M. Cossu. Durante la Santa Messa, due uomini in peccato mortale, fecero cadere a terra due Ostie, che lasciarono impresse nel pavimento le impronte. Per questo prodigioso avvenimento e in riparazione per quell'atto sacrilego, ogni anno, la domenica successiva a quella di Pasqua, a Mogoro si svolge una solenne processione eucaristica.
Nel 1732, per oltre tre mesi consecutivi, presso il monastero del Santissimo Redentore di Scala, durante l'esposizione del Santissimo Sacramento, apparvero i segni della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Ostia consacrata. Tutto ciò si verificò in presenza di numerosi testimoni tra cui il grande Dottore della Chiesa, Sant'Alfonso Maria de Liguori.
Nel 1969, a San Mauro la Bruca ignoti ladri,penetrati di nascosto nella chiesa parrocchiale, si impossessarono di alcuni oggetti sacri, tra cui la pisside contenente delle Particole consacrate. Le Ostie furono ritrovate la mattina seguente e ancora oggi si mantengono intatte.
UNA CLAMOROSA E SCONOSCIUTA SERIE DI
IL VESCOVO BERGOGLIO DURANTE LA CONSACRAZIONE
C’è un “segno” miracoloso rimasto finora sconosciuto che ha toccato la storia personale del cardinale Bergoglio.
E’ accaduto – prima e durante gli anni del suo episcopato – nella chiesa parrocchiale di Santa Maria che si trova al centro di Buenos Aires, fra i quartieri Almagro e Caballito e – per decisione del parroco e dei suoi fedeli – non si voluto è fare del clamore mediatico. Tuttavia adesso la “notizia” si sta diffondendo. A rompere il silenzio con una prima rivelazione è stato, poco tempo fa, un religioso, Fr. M. Piotrowski SChr, sul sito “Love one another”. Riassumo ciò che ha scritto.
Era il 18 agosto 1996, alle ore 19. Alla fine della messa padre Alejandro Pezet vide arrivare un fedele che aveva trovato un’ostia (evidentemente profanata) in un angolo della chiesa. Il sacerdote si comportò secondo la prassi, mise la particola in un contenitore di acqua e ripose tutto nel tabernacolo. Tuttavia pochi giorni dopo, il 26 agosto, dovette constatare, stupefatto, che la particola anziché dissolversi si era trasformata in una frammento di carne sanguinosa.
Così il parroco – secondo la cronaca di Piotrowski – avrebbe informato Bergoglio che era vescovo ausiliare del cardinale Antonio Quarracino, ordinario di Buenos Aires. Ricevendo da lui il mandato di fotografare ciò che era accaduto e conservare tutto nel tabernacolo. Qualche tempo dopo il prelato – diventato intanto arcivescovo di Buenos Aires – vedendo che non vi era traccia di decomposizione decise di far analizzare quella misteriosa particola.
Il 5 ottobre 1999 si procede. Sono presenti emissari del vescovo e il dottor Castanon che prelevò un campione del frammento di carne e lo inviò a un laboratorio americano ignaro della sua origine. Lì il dottor Frederic Zugiba, cardiologo e medico legale, rilevò che si trattava di tessuto umano. Secondo quanto scrive Piotrowski, egli fece questa sconvolgente analisi:
“Il materiale analizzato è un frammento del muscolo cardiaco tratto dalla parete del ventricolo sinistro in prossimità delle valvole. Questo muscolo è responsabile della contrazione del cuore. Va ricordato che il ventricolo cardiaco sinistro pompa sangue a tutte le parti del corpo. Il muscolo cardiaco in esame è in una condizione infiammatoria e contiene un gran numero di globuli bianchi. Ciò indica che il cuore era vivo al momento del prelievo… dal momento che i globuli bianchi, al di fuori di un organismo vivente, muoiono… Per di più, questi globuli bianchi sono penetrati nel tessuto, ciò indica che il cuore aveva subito un grave stress, come se il proprietario fosse stato picchiato duramente sul petto”.
Testimoni di queste analisi furono due australiani, il giornalista Mike Willesee e l’avvocato Ron Tesoriero , i quali chiesero quanto potevano vivere i globuli bianchi se fossero appartenuti a un frammento di carne umana tenuto in acqua. La risposta fu: “pochi minuti”. Quanto il dottor Zugiba seppe dai due che quel materiale era stato tenuto per un mese in acqua e per tre anni in acqua distillata, restò esterrefatto. Ancor più sconvolto però quando scoprì, dal dottor Castanon, che quel frammento di cuore umano “vivente” era in origine un’Ostia, ossia un pezzetto di pane consacrato. Si chiesero con sgomento com’era possibile che un frammento di pane diventasse un pezzetto di cuore umano e ancor più come, un tale reperto, prelevato nel 1996, evidentemente da un uomo morto, fosse ancora vivo tre anni dopo?
L’articolo di Piotrowski prosegue riferendo il clamore che questa notizia ha fatto in Australia, dove è stata diffusa e spiegata dalle persone citate. Questo articolo nei giorni scorsi ha cominciato a circolare in rete, tradotto, fra i siti cattolici, e a fare molta impressione. Così ho fatto delle verifiche sul posto, a Buenos Aires, e ho scoperto che la storia è ancora più clamorosa (però con alcuni importanti dettagli diversi). In realtà i “segni” sono ben più di uno e cominciano nel maggio 1992, lo stesso mese ed anno in cui Bergoglio fu nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires.
Il 1° maggio di quell’anno, un venerdì, due pezzi di Ostia furono trovati sul corporale del tabernacolo. Su indicazione del parroco furono messi in un recipiente d’acqua posto poi nel tabernacolo. Però passavano i giorni e le particole non si scioglievano. Venerdì 8 maggio si notò che i due frammenti avevano assunto un colore rosso sangue. Domenica 10 maggio – alle messe serali – furono notate delle gocce di sangue sulle patene, il piattino su cui si pone l’ostia.
Domenica 24 luglio 1994 mentre il ministro dell’Eucarestia prendeva il calice contenuto nel Tabernacolo si accorse che una goccia di sangue scorreva sulla parete interna dello stesso Tabernacolo. Dopo questi segni si arriva ai fatti dell’agosto 1996 di cui abbiamo parlato. Ma – a quanto risulta – iniziano non il 18, ma il 15, festa dell’Assunzione di Maria al cielo. Quando poi ci si accorse della inaudita metamorfosi di quella particola, fu informato direttamente l’arcivescovo Quarracino. Fu lui che raccomandò la massima discrezione, dette le indicazioni sulla conservazione dei frammenti e ordinò che si stilasse un resoconto dei fatti fotografando tutto e facendo studi approfonditi. Tutto fu poi spedito a Roma.
Quali studi vennero compiuti?
Nel 1992 il sangue fu fatto analizzare da un medico del posto che era una parrocchiana e da altri ematologi. Tutti rilevarono che si trattava di sangue umano.
Nel 1999 – stando a quanto risulta a me – l’arcivescovo Bergoglio (che cominciò a occuparsi del caso solo dal giugno 1997, una volta diventato coadiutore dell’arcidiocesi) autorizzò analisi approfondite negli Stati Uniti di entrambi i “casi”, quello del 1992 e quello del 1996. E tutto si svolse nel 2000.
Le analisi si svolsero in California con le procedure usate per le indagini dell’Fbi. Un dettaglio ulteriore riguarda il campione del 1992 che conteneva anche frammenti di pelle umana. Quindi c’è stata l’analisi del laboratorio di New York col risultato impressionante che sappiamo sul campione del 1996. E’ evidente che ogni miracolo eucaristico (e ne sono avvenuti diversi, nel corso dei secoli) è per i cattolici il segno del grande miracolo che avviene ogni giorno, in tutte le chiese: la trasformazione del pane e del vino in Corpo e Sangue di Cristo. Adesso qualche voce tradizionalista già accusa (sulla base di informazioni imprecise) il vescovo Bergoglio di aver tenuto un troppo “basso profilo” su questo caso invece di sbandierare il miracolo.
Ma è evidente invece che egli ha mostrato già in questa vicenda le sue preziose qualità di pastore. Anzitutto è stato l’arcivescovo Quarracino a gestire il caso nei primi anni e a raccomandare discrezione e prudenza. Quindi Bergoglio ha osservato i criteri dettati dall’ex S. Uffizio nel documento “Discernimento nelle apparizioni e rivelazioni” del 1978. Ha poi disposto tutte le analisi scientifiche per comprendere cosa è accaduto e – ascoltando la volontà della parrocchia dove si sono svolti i fatti di vivere senza clamori spettacolari quegli eventi misteriosi – ha aiutato la comunità a comprenderli secondo la fede della Chiesa, alimentando la devozione eucaristica.
Lui stesso andava diverse volte ogni anno a fare lì l’adorazione eucaristica. Che pian piano è diventata adorazione permanente e ora sta coinvolgendo un numero sempre crescente di parrocchie (si parla anche di fatti miracolosi che sono avvenuti). L’ “impronta” è il segno di Qualcuno che è passato. E il desiderio del cardinale Bergoglio era che quanti andavano ad adorare il Signore lì presente si accorgessero che Egli si avvicina a ciascuno, passa dentro la vita di ciascuno e lascia in tutti la sua impronta. Quindi il cardinale esortava a non trasformare in un rito quell’adorazione, ma a commuoversi, a stupirsi di Gesù e a chiedergli che lasciasse la sua impronta indelebile nel proprio cuore.
Antonio Socci Da “Libero”, 27 giugno 2013 Vedi Facebook: “Antonio Socci pagina ufficiale”
HO VOLUTO RIPORTARE QUESTO ARTICOLO DI ANTONIO SOCCI PER FAR CONOSCERE AGLI AMICI DELLA RETE CHE I MIRACOLI EUCARISTICI NON SONO UN RETAGGIO DEL PASSATO DA GUARDARE CON ARIA DI SUFFICIENZA, QUASI A DIRE, APPUNTO, CHE SONO "COSE" DEL PASSATO E CHE PER NOI "MODERNI", TUTTI INTRISI DI SCIENTISMO E AUTOSUFFICIENZA, QUESTI FENOMENI NON POSSONO ESISTERE.
PURTROPPO, PER QUESTI ULTIMI, LA CULTURA POSTMODERNA NELLA QUALE VIVIAMO, E CHE DA OLTRE DUE SECOLI TENTA IN MOLTI MODI DI CANCELLARE DIO DALL'ESPERIENZA DELL'UMANITA', NON CE LA FARA' IN QUESTA IMPRESA. I RISULTATI DI QUESTI SFORZI SONO A DIMOSTRARE CHE L'UMANITA' SENZA DIO SI RIVOLGE A MAGHI, CARTOMANTI, CIARLATANI, FONDATORI DI NUOVE RELIGIONI E DI SETTE CHE FANNO DI SATANA IL LORO MAESTRO.
GESU' LASCIA LIBERO L'UOMO DI SCEGLIERE TRA LUI E SATANA, TRA IL BENE E IL MALE. NELLE NUOVE RELIGIONI E NELLE NUOVE SETTE ANTICATTOLICHE, UNA VOLTA ENTRATI NON SE NE ESCE PIU', BASTA LEGGERE LA CRONACA DEI MEDIA.
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
O MARIA SANTISSIMA
O Maria santissima, dolce madre di Gesù
Stendi il tuo manto sopra la terra
Rendi sicuro il cammino quaggiù. Ave ave Maria, ave ave Maria.
O Maria santissima, sei l’eletta del Signor
Salva i tuoi figli portali al cielo
Sorreggi tu la speranza nel cuor. Ave ave Maria, ave ave Maria.
O Maria amabile, doni al mondo il Salvator
Tutti i credenti accolgano Cristo
E regni sempre tra i figli l’amor. Ave ave Maria, ave ave Maria.
BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO
Il Signore ci benedica e ci protegga, Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia. Rivolga su di noi il suo sguardo affettuoso e ci doni la sua Pace.
La recente consacrazione del Vaticano all’Arcangelo Michele, fatta insieme dai due papi, Benedetto XVI e Francesco, nei giardini vaticani, ha suscitato molta curiosità intorno a questa famosa figura angelica. Molti si sono chiesti quale significato si potesse dare a questa innovatrice devozione. Ebbene, papa Benedetto XVI quando decise di procedere in questa iniziativa aveva ben chiaro il ruolo che l’Arcangelo Michele, a partire dall’Antico Testamento, aveva sempre avuto nella difesa dei credenti dalle insidie di Satana. In questi ultimi anni stiamo osservando con evidenza come Satana stia aggredendo la Chiesa cattolica dall’interno delle sue strutture. Gli scandali che arrivano ai media ne sono un esempio. Ecco, quindi, la necessità di ricorrere alla protezione di questa figura angelica, preposta da Dio creatore a salvaguardia dell’umanità credente contro le potenze del male, rappresentate dal principe di questo mondo: Satana e i suoi demoni.
PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
22 Luglio 2013 ore 20 30
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.
IL MESE DI LUGLIO È DEDICATO DALLA CHIESA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ, per questo motivo dedichiamo questo e i prossimi incontri di preghiera, ai numerosi miracoli eucaristici certificati dalla Chiesa nei secoli. L’ultima puntata riguarderà i miracoli eucaristici straordinari che si sono svolti a Buenos Aires, Argentina, negli anni in cui Papa Francesco era Vescovo in quella città
22 Luglio, santa Maria Maddalena 23 Luglio, santa Brigida patrona d’Europa 25 Luglio, san Giacomo apostolo 26 Luglio, santi Gioacchino e Anna
SPIRITO SANTO SOFFIO DI VITA
Spirito Santo soffio di vita, Spirito Santo soffio di fuoco,
Spirito Santo consolator, scendi su di noi.
Vieni o Spirito tra noi, abita nei cuor
Vieni o Spirito d’amor, noi ti attendiam. RIT:
Spirito di santità, Spirito di verità,
Spirito di carità, scendi su di noi. RIT.
Crea un cuore nuovo in noi che possiam bruciare per te,
il Tuo Spirito d’amor scenda su di noi. RIT.
INTENZIONI DI PREGHIERA DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)
“Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)
SANGUE DI GESÙ EFFUSO IN NOI (4 VOLTE)
SANGUE DI GESÙ DONATO A NOI
SANGUE DI GESÙ PERDONACI
SANGUE DI GESÙ LIBERACI
SANGUE DI GESÙ PURIFICACI
SANGUE DI GESÙ RINNOVACI
SANGUE DI GESÙ GUARISCICI
“IL SANGUE DI CRISTO E’ LA CHIAVE DEL PARADISO.” (S. Tommaso d’Aquíno )
Nel 1412, l'allora priore della Basilica di Santa Maria di Bagno di Romagna, Padre Lazzaro da Verona, mentre celebrava la Santa Messa, fu assalito da forti dubbi circa la reale presenza di Gesù nel SS. Sacramento. Aveva da poco pronunciato le parole della consacrazione sul vino che questo si trasformò in vivo sangue e cominciò a ribollire fuoriuscendo dal calice e riversandosi sul corporale. Padre Lazzaro, profondamente commosso e pentito, confessò ai fedeli presenti alla celebrazione la sua incredulità e lo strepitoso Miracolo che il Signore aveva operato sotto il suo sguardo.
Nel 1472, durante la guerra scoppiata tra Volterra e Firenze, un soldato fiorentino, entrato nella Cattedrale di Volterra, riuscì ad impossessarsi della preziosa pisside di avorio contenente numerose Ostie consacrate. Appena uscito dalla chiesa, preso da un accesso d'ira nei confronti di Gesù sacramentato, gettò la pisside con il suo prezioso contenuto contro una parete della chiesa. Da questa fuoriuscirono tutte le Particole che illuminate da una luce misteriosa, si innalzarono miracolosamente nel vuoto e vi rimasero parecchio tempo sospese. Numerosi furono i testimoni che assistettero all'evento.
Nella chiesa del monastero di Rosano si venera la statua del S. Cuore, che sanguinò e lacrimò in diverse occasioni. La statua, che è di altezza naturale, fu donata nel 1948 da una pia persona come adempimento di un voto fatto durante il secondo conflitto mondiale. Il volto di Cristo possiede un'espressione intensa di virile dolcezza che invita alla preghiera e al raccoglimento. Il Cuore spicca al centro del petto, circondato da una corona di spine.
Nel 1560, a Morrovalle un grosso incendio distrusse tutta la chiesa dei Francescani, tranne l'Ostia magna contenuta in una pisside (anch'essa completamente bruciata a eccezione del coperchio). Nel 1960 è stato celebrato solennemente il quarto centenario del Miracolo Eucaristico di Morrovalle e il Consiglio Comunale, all'unanimità, deliberò di apporre sulla facciata della porta principale di Morrovalle l'iscrizione «Civitas Eucaristica».
Nella Basilica di San Francesco a Siena, si conservano intatte da 283 anni, 223 Ostie. L'Arcivescovo Tiberio Borghese fece chiudere per dieci anni in una scatola di latta sigillata alcune ostie non consacrate. La commissione scientifica preposta quando riaprì la scatola vi trovò solo vermi e frammenti putrefatti. Il fatto è contro ogni legge fisica e biologica, lo stesso scienziato Enrico Medi così si espresse al riguardo: «Questo intervento diretto di Dio, è il Miracolo [...], compiuto e mantenuto tale miracolosamente per secoli, a testimoniare la realtà permanente di Cristo nel Sacramento Eucaristico».
Il 25 aprile del 1356, a Macerata, un sacerdote di cui non si conosce il nome, stava celebrando la Messa nella cappellina della chiesa di Santa Caterina, di proprietà delle monache benedettine. Durante la frazione del pane, prima della Comunione, il prete cominciò a dubitare circa la reale presenza di Gesù nell'Ostia consacrata. Fu proprio nel momento in cui spezzava l'Ostia che, con suo grande spavento, vide sgorgare da questa un abbondante fiotto di sangue che macchiò parte del lino e del calice posti sull'altare.
Nella Leggenda di Santa Chiara Vergine si raccontano vari miracoli operati da Santa Chiara. Si narrano episodi di moltiplicazione di pane, di bottiglie di olio comparse quando in convento era del tutto assente. Ma il più famoso tra i miracoli da lei operati è quello accaduto nel 1240, un venerdì di settembre, in cui Chiara di fronte ad un assalto di soldati saraceni penetrati con la forza anche nel chiostro del suo convento di S. Damiano, riesce a metterli in fuga andando loro incontro mostrando l'Ostia Santa.
Ad Offida, presso la chiesa di Sant'Agostino si conservano le Reliquie del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1273 in cui l'Ostia si convertì in carne sanguinante. Numerosi sono i documenti che descrivono il Prodigio tra cui una copia autentica di una pergamena del sec. XIII, scritta dal notaio Giovanni Battista Doria nel 1788. Vi sono inoltre numerose bolle di Papi a cominciare da quella di Bonifacio VIII (1295), a quella di Sisto V (1585), interventi di Congregazioni romane, decreti vescovili, statuti comunali, doni votivi, lapidi, affreschi e testimo- nianze di insigni storici tra cui ricordiamo l'Antinori e il Fella.
Un sacerdote di Praga, che si trovava in viaggio in Italia, stava celebrando la Messa nella Basilica di Bolsena un giorno dell’estate del 1263, quando al momento della consacrazione avvenne un Prodigio: l'Ostia si trasformò in carne. Questo Miracolo sostenne la fede del sacerdote dubbioso circa la reale presenza di Cristo nell'Eucaristia. Le Sacre Specie furono subito ispezionate da Papa Urbano IV e da San Tommaso d'Aquino. Il Pontefice decise di estendere a tutta la Chiesa la festa del Corpus Domini «affinché questo eccelso e venerabile Sacramento fosse per tutti memoriale dello straordinario amore di Dio per noi».
Nel 1330, a Cascia un contadino gravemente ammalato fece chiamare il prete per ricevere la Comunione. Il sacerdote, un po' per incuria e un po' per apatia, invece di prendere con sé il ciborio per riporre la Particola da portare a casa del malato, prelevò da questo un'Ostia che infilò irriverentemente nel libro delle preghiere. Una volta giunto dal contadino, il sacerdote aprì il libro e con spavento vide che l'Ostia si era trasformata in un grumo di sangue che aveva macchiato anche le pagine del libro.
Un'iscrizione marmorea del XVII secolo, descrive questo Miracolo Eucaristico avvenuto a Lanciano nel 750, presso la chiesa di San Francesco. «Un monaco sacerdote dubitò se nell'Ostia consacrata ci fosse veramente il Corpo di Nostro Signore. Celebrò Messa e, dette le parole della consacrazione, vide divenire Carne l'Ostia e Sangue il Vino. Fu mostrata ogni cosa agli astanti. La Carne è ancora intera e il Sangue diviso in cinque parti disuguali che tanto pesano tutte unite quanto ciascuna separata».
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
Preghiera
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
Il Santo Arcangelo Michele - Di Anna Katharina Emmerick
PER DARE SOSTANZA A QUESTA DEVOZIONE RIPORTIAMO UN BRANO DEL DIARIO DELLA BEATA CATERINA EMMERICK, MISTICA TEDESCA.
Il 29 settembre 1820 Anna Katharina Emmerich così raccontava: “Ebbi molte visioni meravigliose sulle apparizioni e celebrazioni del Santo Arcangelo Michele. Mi trovai in molti posti del mondo e vidi una sua chiesa in Francia, su uno scoglio del mare (monte St. Michel), divenne Patrono della Francia. Vidi anche il miracolo della Chiesa di Michele sulle montagne del Gargano, durante una grande celebrazione: giungevano molti pellegrini stranieri con il bastone ornato e l’Angelo serviva sull’altare con gli altri. Fui poi con lui a Roma dove una chiesa era stata eretta al suo culto, credo da papa Bonifacio, in seguito all’apparizione della Madre di Dio.
Seguii l’Angelo dappertutto; si librava sopra di me, grande e maestoso, ed aveva una spada. Risalimmo e l’Arcangelo Michele volava sopra di me, mentre il cielo diveniva sempre più chiaro di un blu tenue. Il sole e gli altri astri mi apparivano adesso come dei volti umani. Mi guidò per tutta la terra e attraverso tutti i mondi celesti. Vidi innumerevoli giardini e la frutta con le sue caratteristiche. Spero che questi segreti mi restino ancora aperti in modo che possa trarne medicinali per guarire i devoti e la povera gente. Vidi cori di Santi e spesso, sparpagliati dappertutto, Santi con i simboli dei loro ordini religiosi e le loro caratteristiche individuali. Librando nell’aria giungemmo più in alto, in un mondo maestoso e indescrivibilmente meraviglioso che aveva le sembianze di una cupola gigantesca: la base era come un piano blu circondato da un anello di luce sul quale ce n’erano ancora altri nove. Su ognuno di questi si erigeva un trono e differenti cori di Angeli. Da ogni trono si innalzavano archi pieni di colori, frutta, pietre preziose e tutti gli infiniti doni di Dio. Questi archi tendevano verso l’alto e si intrecciavano tra di loro formando così una cupola sulla quale, in cima a tutto, c’erano tre altri scanni, oppure troni di Angeli. Al centro si trovava quello dell’Arcangelo Michele. Quest’ultimo si librava nell’aria, e depose il tabernacolo della Chiesa sulla cupola.
I tre Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, si libravano intorno a tre dei nove archi. Nove cori angelici stavano sotto di loro. Quattro grandi Angeli alati e splendenti si muovevano in circolo intorno ai tre Arcangeli: Raphiel, Etophiel, Emmanuel e Salatiel. Essi sono gli Elohim, i curatori e gli elargitori delle abbondanti grazie di Dio che distribuiscono nella Chiesa nelle quattro direzioni di tutto il mondo ricevendo direttamente, queste Grazie di Dio, dai tre Arcangeli. I più spirituali, tra i tre Arcangeli, apparivano Raffaele e Gabriele, perché vestiti interamente di bianco, mentre Michele aveva un elmo con una cresta sul capo. La parte superiore del corpo era avvolta da un’armatura e cinta da legacci, la sua veste scendeva fino alle ginocchia come un grembiule increspato. In una mano aveva una lunga bacchetta con una croce e, sotto, una bandierina con l’effige di un agnello, nell’altra mano portava invece una spada fiammeggiante. Ai suoi piedi c’erano anche legacci. Più in alto, sopra questa cupola, potei vedere la Santissima Trinità rappresentata da tre figure: il Padre, come un vecchio supremo sacerdote, il quale porgeva al Figlio, alla sua destra, la sfera del mondo; il Figlio aveva la croce nell’altra mano. Alla sinistra del Padre c’era una figura alata splendente di luce. Intorno a loro sedevano, in circolo, 24 anziani su scranni. I Cherubini e i Serafini stavano con molti altri intorno al trono di Dio in permanenti canti di lode. Al centro, elevata un po’ più sopra Michele, si trovava Maria circondata da innumerevoli anime luminose di Angeli e Vergini. La grazia di Gesù passava, attraverso Maria, ai tre Arcangeli. Ognuno dei tre Arcangeli irradiava tre doni divini su tre dei nove Cori degli Angeli, e questi, a loro volta, agivano di nuovo su tutta la natura e la storia. Quando il tabernacolo fu ben piazzato vidi come il medesimo, con l’aiuto della s. Vergine Maria e tutti i cieli, e con l’aiuto diligente degli Angeli si trasformava in una chiesa. Poi il tabernacolo crebbe ancora trasformandosi alla fine in una grande e splendente città piena di luci e colori, era la Gerusalemme celeste! La quale prese a scendere, attraverso un arco, lentamente e a tratti, sempre più in giù verso la terra. Non so come ciò potesse avvenire.
In un’altra immagine vidi una battaglia grandiosa svolgersi sulla terra: gli uomini sparavano dalle macchine piene di soldati, tutto il campo di battaglia era avvolto dal fumo. Grandi città si scorgevano da lontano. Poi giunse san Michele con un grande esercito di Angeli e separò i litiganti quando proprio tutto sembrava perduto. Un capo potente ebbe un incontro con san Michele e in conseguenza vidi trionfare la pace”.
Invocazione a San Michele Arcangelo
Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo San Michele, difendici nella battaglia contro le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in aiuto di noi, che fummo creati da Dio e riscattati con il Sangue di Cristo Gesù, suo Figlio, dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo Custode e Patrono e a Te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Prega dunque il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché esso non valga né a fare schiavi di sé gli uomini, né a recare danni alla Chiesa. Presenta all'Altissimo, con le tue, le nostre preghiere, perché discendano su di noi le sue divine misericordie. Incatena satana e ricaccialo negli abissi donde non possa più sedurre le anime. Amen.
MADONNA NERA
C'è una terra silenziosa dove ognuno vuol tornare,
una terra, un dolce volto con due segni di violenza.
Sguardo intenso e premuroso che ti chiede di affidare
la tua vita e il tuo mondo in mano a Lei.
Madonna, Madonna Nera,
è dolce esser tuo figlio!
Oh, lascia, Madonna Nera,
ch'io viva vicino a te.
Lei ti calma e rasserena, lei ti libera dal male,
perché sempre ha un cuore grande per ciascuno dei suoi figli.
Lei t'illumina il cammino se le offri un po' d'amore
se ogni giorno parlerai a lei così:
Madonna, Madonna Nera,
è dolce esser tuo figlio!
Oh, lascia, Madonna Nera,
ch'io viva vicino a te.
Questo mondo in subbuglio cosa all'uomo potrà offrire?
Solo il volto di una madre pace vera può donare.
Nel tuo sguardo noi cerchiamo quel sorriso del Signore
che ridesta un po' di bene in fondo al cuor.
Madonna, Madonna Nera,
è dolce esser tuo figlio!
Oh, lascia, Madonna Nera,
ch'io viva vicino a te.
BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO
Il Signore ci benedica e ci protegga,
Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia.
Rivolga su di noi il suo sguardo affettuoso e ci doni la sua Pace.
Papa Francesco e Papa Benedetto XVI consacrano il Vaticano all’Arcangelo Michele, inaugurandone la statua nei giardini vaticani.
Statua dell’Arcangelo Michele nei giardini vaticani
PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
15 Luglio 2013 ore 20 30
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.
LA CHIESA DA SECOLI INVITA I FEDELI ALLA DEVOZIONE AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ, DURANTE IL MESE DI LUGLIO, per questo motivo dedichiamo questo e i prossimi incontri di preghiera, ai numerosi miracoli eucaristici certificati dalla Chiesa nei secoli. L’ultima puntata riguarderà i miracoli eucaristici straordinari che si sono svolti a Buenos Aires, Argentina, negli anni in cui Papa Francesco era Vescovo in quella città
15 Luglio, san Bonaventura di Bagnoregio o.f.m., il biografo più importante di san Francesco di Assisi
16 Luglio, Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
SPIRITO SANTO SOFFIO DI VITA
Spirito Santo soffio di vita, Spirito Santo soffio di fuoco,
Spirito Santo consolator, scendi su di noi.
Vieni o Spirito tra noi, abita nei cuor
Vieni o Spirito d’amor, noi ti attendiam. RIT:
Spirito di santità, Spirito di verità,
Spirito di carità, scendi su di noi. RIT.
Crea un cuore nuovo in noi che possiam bruciare per te,
il Tuo Spirito d’amor scenda su di noi. RIT.
INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)
“Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)
CANTO: UOMO DI GALILEA
Uomo di Galilea, che passando vai, Uomo di Galilea che passando vai
Uomo di Galilea, che passando vai, Uomo di Galilea che passando vai
Ti prego di guardarmi, Ti prego di guardarmi, Ti prego di guardarmi, e guarito io sarò (2 volte)
Ti prego di toccarmi...
Ti prego di perdonarmi.
MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO:
http://www.totustuus.org/Miracoli.Eucaristici/Lanciano/Lanciano.htm
MIRACOLO EUCARISTICO di PARIGI - LES BILLETES (1290)
http://www.totustuus.org/Miracoli.Eucaristici/LesBilletes.htm
MIRACOLO EUCARISTICO DI BLANOT (1331)
http://www.totustuus.org/Miracoli.Eucaristici/Blanot.htm
IL CASTIGO DI UN PROFANATORE
http://www.totustuus.org/Miracoli.Eucaristici/Bui.Chu.htm
MIRACOLO DEL SS. SACRAMENTO AVVENUTO IN TORINO IL 6 GIUGNO 1453
http://www.totustuus.org/Miracoli.Eucaristici/Torino.htm
Tra i documenti più autorevoli che descrivono il Miracolo Eucaristico avvenuto a Gruaro nel 1294 vi è quella dello storico locale Antonio Nicoletti (1765). Una donna stava lavando sul lavatoio costruito lungo la roggia Versiola una delle tovaglie d'altare della chiesa di S. Giusto. Improvvisamente vide il lino della tovaglia tingersi di sangue. Osservando più attentamente, notò che il sangue usciva da una Particola consacrata rimasta tra le pieghe della tovaglia.
Nella Basilica del Corpus Domini a Torino, si trova una cancellata in ferro che racchiude il luogo dove si verificò il primo Miracolo Eucaristico avvenuto a Torino nel 1453. Un'iscrizione sul pavimento all'interno della cancellata descrive il Prodigio: «Qui cadde prostrato il giumento che trasportava il Corpo divino - qui la Sacra Ostia liberatasi dal sacco che l'imprigionava, si levò da se stessa in alto - qui clemente discese nelle mani supplici dei Torinesi - qui dunque il luogo fatto santo dal Prodigio - ricor- dandolo, pregando genuflesso ti sia in venerazione o ti incuta timore (6 giugno 1453)»
Durante l'invasione da parte delle truppe del Conte d'Harcourt, i soldati si introdussero nella chiesa di Santa Maria del Monte e uccisero numerosi civili. La vita dei Frati Cappuccini venne però risparmiata. Un soldato francese riuscí ad aprire il Tabernacolo contenente la pisside con dentro alcune Particole consacrate, e miracolosamente da questo fuoriuscí come una linea di fuoco che lo investí e gli brució il viso e gli abiti. La porticina del Tabernacolo, decorata con agata e lapislazzuli, presenta ancora le tracce della manomissione da parte del soldato.
In ambedue i Miracoli Eucaristici di Asti, dall'Ostia consacrata sprizzò vivo sangue. Numerosi sono i documenti che confermano i due Prodigi. Nel primo Miracolo il Vescovo di Asti, Mons. Scipione Roero, fece subito redigere un atto notarile, e il Papa Paolo III, con un Breve datato 6 novembre 1535, accordò l'indulgenza plenaria a chiunque avesse visitato la chiesa di San Secondo nel giorno dell'anniversario del Prodigio.
Il secondo Miracolo avvenne invece nell'antica cappella dell'Opera Pia Milliavacca ed è documentato da numerose testimonianze raccolte da un notaio, sottoscritte dal sacerdote celebrante e da eminenti personalità ecclesiastiche e laiche.
Nel 1631, una giovane contadina, poco prudentemente, appiccò il fuoco a della paglia secca e da questa divampò subito un incendio che per il forte vento invase tutto il borgo della cittadina di Dronero. Tutti i tentativi di domare il fuoco si rivelarono inutili. Solo dopo che il Padre Maurizío da Ceva impartí la benedizione con il SS. Sacramento, l'incendio cessò miracolosamente.
Questo Miracolo Eucaristico vede protagonista un parroco, Don Antonio Reinardi, che grazie alla sua grande pietà eucaristica, riuscí a salvare il villaggio di Canosio dalla piena del torrente Maira benedicendolo con il Santissimo Sacramento, durante l’ottava del Corpus Domini nel 1630. Numerose furono le conversioni tra coloro che assistettero al Prodigio e ancora oggi, ogni anno, i cittadini di Canosio celebrano una festa nell'ottava del Corpus Domini in onore del Prodigio.
Questo Miracolo Eucaristico è avvenuto a Ferrara, nella Basilica di Santa Maria in Vado, il giorno di Pasqua (28 marzo 1171). Padre Pietro da Verona, priore della Basilica, stava celebrando la Messa di Resurrezione e giunto alla frazione del pane consacrato, mentre spezzava l'Ostia, vide da questa sprizzare un fiotto di sangue che andò con le sue goccioline a macchiare la piccola volta sovrastante l'altare della celebrazione. La volticina macchiata di sangue fu racchiusa in seguito in un tempietto costruito nel 1595, ed è ancora oggi visibile nella monumentale Basilica di S. Maria in Vado.
Questo Miracolo Eucaristico fu operato direttamente da Sant'Antonio dopo essere stato sfidato da un certo Bonovillo a dimostrare la verità circa la reale presenza di Gesù nell'Eucaristia nel 1223. La più antica biografia di Sant'Antonio, L'Assidua, riporta le esatte parole con cui Bonovillo gli si rivolse contro: « Frate! Te lo dico davanti a tutti: crederò nell'Eucaristia se la mia mula, che terrò digiuna per tre giorni, mangerà l'Ostia che gli offrirai tu piuttosto che la biada che gli darò io». La mula, nonostante fosse stremata dal digiuno, s'inchinò davanti all'Ostia consacrata e rifiutò a biada. Il movimento eucaristico del XIII secolo portò, nel 1264, all’istituzione della festa solenne nel Corpus Domini da parte di papa Urbano IV, allo scopo proprio di difendere e dare il giusto valore all’Eucaristia.
Nella chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze, sono custodite le Reliquie di due Prodigi Eucaristici avvenuti nel 1230 e nel 1595. Nel Miracolo del 1230, un prete lasciò nel calice alcune gocce di vino consacrato. Il giorno seguente, tornando a celebrare la Messa nella stessa chiesa trovò dentro al calice delle gocce di sangue vivo rappreso ed incarnato. Il sangue fu subito raccolto in un'ampolla di cristallo. L'altro Miracolo Eucaristico avvenne il Venerdì Santo dell'anno 1595, quando, scoppiato un furioso incendio nella chiesa, restarono prodigiosamente intatte alcune Particole consacrate.
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
Preghiera
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
MADONNA NERA (Częstochowa)
C'è una terra silenziosa dove ognuno vuol tornare,
una terra, un dolce volto con due segni di violenza.
Sguardo intenso e premuroso che ti chiede di affidare
la tua vita e il tuo mondo in mano a Lei.
Madonna, Madonna Nera,
è dolce esser tuo figlio!
Oh, lascia, Madonna Nera,
ch'io viva vicino a te.
Lei ti calma e rasserena, lei ti libera dal male,
perché sempre ha un cuore grande per ciascuno dei suoi figli.
Lei t'illumina il cammino se le offri un po' d'amore
se ogni giorno parlerai a lei così:
Madonna, Madonna Nera,
è dolce esser tuo figlio!
Oh, lascia, Madonna Nera,
ch'io viva vicino a te.
Questo mondo in subbuglio cosa all'uomo potrà offrire?
Solo il volto di una madre pace vera può donare.
Nel tuo sguardo noi cerchiamo quel sorriso del Signore
che ridesta un po' di bene in fondo al cuor.
Madonna, Madonna Nera,
è dolce esser tuo figlio!
Oh, lascia, Madonna Nera,
ch'io viva vicino a te.
BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO
Il Signore ci benedica e ci protegga,
Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia.
Rivolga su di noi il suo sguardo affettuoso e ci doni la sua Pace.
Papa Francesco e Papa Benedetto XVI conscrano il Vaticano all’Arcangelo San Michele, inaugurandone la statua nei giardini vaticani.
PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO
8luglio 2013 ore 20 30
GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.
IL MESE DI LUGLIO È DEDICATO DALLA CHIESA AL PREZIOSISSIMO SANGUEDI GESÙ
VIENI SPIRITO SANTO VIENI
Vieni, Spirito Santo, vieni,
soffio di vita, vieni,
Spirito Santo, vieni.
IN TE RINASCERÒ DALL'ALTO,
NELLE TUE MANI COME IL VENTO
CHE SOFFIA DOVE VUOLE MA NON SO DI DOVE VIENE E DOVE VA.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
dentro al mio cuore, vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
forza di vita, Vieni,
Spirito Santo, vieni. Rit.
Vieni, Spirito Santo, vieni,
sulla tu chiesa, vieni,
Spirito Santo, vieni. (SULLA FAMIGLIA) (SUI NOSTRI FIGLI) (SUGLI AMMALATI) (SUI SOFFERENTI) (SUI SACERDOTI)
INTENZIONI DA ENUNCIARE PUBBLICAMENTE
UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE INTENZIONI PERSONALI
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
PREGHIERA DI GUARIGIONE (da recitare in particolare dopo la Comunione eucaristica)
“Gesù, il Tuo sangue puro e sano circoli nel mio organismo malato, e il Tuo corpo puro e sano trasformi il mio corpo malato e pulsi in me una vita sana e forte, se è la Tua santa volontà” (dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 376)
CANTO
SANGUE DI GESÙ EFFUSO IN NOI (4 VOLTE)
SANGUE DI GESÙ DONATO A NOI
SANGUE DI GESÙ PERDONACI
SANGUE DI GESÙ LIBERACI
SANGUE DI GESÙ PURIFICACI
SANGUE DI GESÙ RINNOVACI
SANGUE DI GESÙ GUARISCICI
“IL SANGUE DI CRISTO E’ LA CHIAVE DEL PARADISO.” (S. Tommaso d’Aquíno )
Il Papa consacra lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo
Inaugurata oggi, nei Giardini Vaticani, un monumento dedicato all'Arcangelo. Presente alla cerimonia anche Benedetto XVI
CITTA' DEL VATICANO, 05 Luglio 2013 (Zenit.org) - La giornata di oggi è stata caratterizzata da tre eventi di portata storica per la Santa Sede. Oltre alla prima enciclica di Papa Francesco e all’annuncio della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, questa mattina, il Santo Padre ha consacrato lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo, inaugurando anche un monumento di quest’ultimo nei Giardini vaticani, presso il Palazzo del Governatorato.
Poco prima dell’inizio della cerimonia era giunto sul luogo Benedetto XVI, invitato personalmente dal suo successore, "in splendida forma" ha riferito padre Federico Lombardi. Il Papa emerito è stato salutato con grande affetto dai presenti e dal personale del Governatorato. E, secondo quanto riferito dalla nota ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede, i due Papi “si sono abbracciati con affetto e sono rimasti vicini per tutta la cerimonia, prendendo posto su due poltrone collocate davanti al monumento”.
Ha poi preso la parola Papa Francesco che ha spiegato che l’inaugurazione di un monumento a San Michele Arcangelo, patrono dello Stato della Città del Vaticano, nei Giardini Vaticani era “un’iniziativa già progettata da tempo, con l’approvazione del Papa Benedetto XVI”.
L’opera artistica si aggiunge alle altre già presenti nei Giardini Vaticani, ha proseguito il Pontefice, ma “assume un posto di particolare rilievo, sia per la collocazione, sia per il significato che esprime”. Infatti, ha osservato, “non è solo un’opera celebrativa, ma un invito alla riflessione e alla preghiera, che si inserisce bene nell’Anno della fede”.
Il Papa si è quindi soffermato sulla figura di Michele, a partire dal nome che significa: "Chi è come Dio?". Egli, ha detto, “è il campione del primato di Dio, della sua trascendenza e potenza. Michele lotta per ristabilire la giustizia divina; difende il Popolo di Dio dai suoi nemici e soprattutto dal nemico per eccellenza, il diavolo. E san Michele vince perché in Lui è Dio che agisce”. Pertanto, la scultura inaugurata oggi ci ricorda che “il male è vinto, l’accusatore è smascherato, la sua testa schiacciata, perché la salvezza si è compiuta una volta per sempre nel sangue di Cristo”.
Ha affermato Papa Bergoglio: "Anche se il diavolo tenta sempre di scalfire il volto dell’Arcangelo e il volto dell’uomo, Dio è più forte; è sua la vittoria e la sua salvezza è offerta ad ogni uomo. Nel cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la nostra vita o trascinarci in basso”.
Indossata la stola, il Santo Padre ha quindi consacrato lo Stato Città del Vaticano pregando San Michele Arcangelo affinché “ci difenda dal Maligno e lo getti fuori” e a San Giuseppe perché, come “custode della Santa Famiglia”, con “la sua presenza ci renda ancora più forti e coraggiosi nel fare spazio a Dio nella nostra vita per vincere sempre il male con il bene”. “A Lui – ha aggiunto - chiediamo che ci custodisca, si prenda cura di noi, perché la vita della Grazia cresca ogni giorno di più in ciascuno di noi”.
IMPARIAMO DAI MISTICI COSA VUOL DIRE ESSERE IMMERSI NELLA DIVINITÀ
La beata Anna Katharina Emmerick è stata una monaca agostiniana tedesca, è divenuta nota per le sue doti di veggente. (Coesfeld,8 settembre1774–Dülmen,9 febbraio1824) Le si attribuiscono anche altre doti sovrannaturali:stigmate,levitazione,bilocazione,divinazioneedestasi.
Il Fioretto del giorno: Il Preziosissimo Sangue
«Con il cuore colmo d'amara tristezza- così da una rivelazione della beata Emmerick - Gesù dunque era ritornato nella grotta del Getsemani. Si gettò col viso al suolo e, con le braccia distese, pregò il Padre in cielo. Allora gli angeli consolatori gli mostrarono l'immagine beata dei nostri progenitori nello stato di santa innocenza, ossia quando Dio dimorava ancora nel loro cuore, facendogli vedere come la loro caduta l'avesse deturpata.
In tale contesto il Salvatore vide le indicibili sofferenze che la sua anima avrebbe dovuto superare per redimere l'uomo dal peccato d'origine, causa di tutti i patimenti. Gli angeli gli fecero notare che l'unica natura umana esente dal peccato era quella del Figlio di Dio, il quale per prendere sopra di sé il debito dell'intera umanità doveva superare la ripugnanza umana per la sofferenza e la morte. La sua santa anima vide le pene future che sarebbero gravate sugli apostoli, sui discepoli e sui santi martiri.
La crescita della Chiesa tra ombre e luci, le eresie, gli scismi e tutte le forme di vanità e le colpe scandalose del clero. La tiepidezza e la malvagità di numerosi sedicenti cristiani. E ancora: la desolazione del regno di Dio sulla terra e le orrende raffigurazioni dell'ingratitudine e degli abusi degli uomini. Con il suo martirio egli avrebbe instaurato nel mondo il precetto salvifico dell'amore e sarebbe stato il Salvatore divino per quanti, nei secoli, avrebbero voluto sfuggire alle fiamme dell'inferno e avvicinarsi alla luce beatifica di Dio. L'umanità, corrotta dal peccato, che lui si preparava a riscattare col proprio tributo di sofferenze indicibili, si sarebbe potuta salvare solo alla sequela della sua imitazione. Era quindi necessario che egli bevesse quest'amaro calice [ ... ].
Vidi Gesù versare lacrime di sangue di fronte all'immane ingratitudine degli uomini; per quelle moltitudini che l'avrebbero odiato e si sarebbero rifiutate di portare la croce con lui. Egli pativa affinché la sua Chiesa fosse fondata sulla roccia contro la quale le porte dell'inferno non avrebbero prevalso. Ecco perché il demonio per provocarlo aveva detto: «Vuoi davvero soffrire per questa massa di ingrati?». Con forte dolore, vidi una fitta schiera di nemici del mio Sposo divino mossi dal fanatismo, dall'idolatria e dall'odio contro la Chiesa: ciechi, paralitici, sordi, muti e persino fanciulli. Ciechi che non volevano vedere la verità, paralitici che con la verità non volevano camminare, muti perché si rifiutavano di trasmettere agli altri e sordi perché rifiutavano di ascoltare le ammonizioni di Dio. I fanciulli crescevano insensibili alle cose divine, istruiti dai genitori e dai maestri alla vana sapienza del mondo. Questi mi fecero maggior compassione perché erano stati oggetto del massimo amore di Gesù. Non potrei mai finire se volessi raccontare tutti gli oltraggi fatti a Gesù, dai sacerdoti indegni, nel santissimo Sacramento
…. Vidi gli angeli che seguivano con il dito le diverse immagini che essi stessi producevano, ma non udivo quel che dicevano; compresi solo che avevano molta compassione per le sofferenze del Signore. Le sofferenze interiori di Gesù, per tali orribili peccati e concupiscenze, furono così intense che il suo corpo versò fiotti di sangue. Nello stesso tempo vidi la Vergine Maria patire a sua volta l'agonia spirituale del Figlio. [ ... ] Anche Gesù, con molto trasporto, contemplava nello spirito le pene della sua santa Madre. Fu una visione intensa e molto commovente. [ ... ] Mancava poco alla mezzanotte. Gesù continuava l'intimo colloquio con il Padre celeste, allorché si aprì la terra sotto di lui e si trovò all'improvviso su un sentiero luminoso che scendeva nel limbo. Il Maestro divino scorse Adamo ed Eva, gli antichi patriarchi, i profeti e i giusti, i genitori di sua Madre, Giovanni Battista e una moltitudine di sacerdoti, di martiri, di beati e di santi della futura Chiesa.
Tutti avevano il capo cinto dalle corone del santo trionfo conseguite grazie alle sofferenze patite e alla perseverante lotta contro il male. Lo splendore di tale trionfo era legato unicamente ai meriti della sua prossima Passione. Essi lo circondarono, esortandolo a compiere il sacrificio del suo sangue, sorgente di redenzione e di vita spirituale per tutti gli uomini di buona volontà. ……… Dopo quelle confortanti scene, gli angeli gli mostrarono in tutti i particolari la Passione che avrebbe subito tra poco. Quando il divino sofferente si vide inchiodato sulla croce completamente nudo per espiare l'impudicizia degli uomini, pregò fervorosamente il Padre di risparmiargli quell'immane umiliazione. Questa preghiera sarebbe stata esaudita per l'intervento di un uomo pietoso che l'avrebbe coperto. Dopo la visione del suo martirio sulla croce anche gli angeli lo abbandonarono. Egli cadde a terra sfinito come se fosse moribondo: il suo corpo era agonizzante e in preda a un tremito convulso. Vidi la grotta illuminata da tenui raggi lunari. All'improvviso un'altra luce illuminò la grotta: era un angelo inviato da Dio, indossava abiti sacerdotali e aveva nelle mani un piccolo calice. Senza discendere al suolo, la creatura celeste accostò il calice alle labbra di Gesù e, ciò fatto, disparve. Così il Signore aveva accettato il calice delle sue pene, dal quale ne trasse straordinarie energie. Restò ancora per alcuni minuti in atto di gratitudine verso il Padre celeste, poi si rialzò, si asciugò il volto con un sudario e fece ritorno dagli apostoli.
PAUSA DI MEDITAZIONE PERSONALE
O Dio, Padre di eterna misericordia, fa' che convertano a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen .
O MARIA SANTISSIMA
O Maria santissima, dolce madre di Gesù
Stendi il tuo manto sopra la terra
Rendi sicuro il cammino quaggiù. Ave ave Maria, ave ave Maria.
O Maria santissima, sei l’eletta del Signor
Salva i tuoi figli portali al cielo
Sorreggi tu la speranza nel cuor. Ave ave Maria, ave ave Maria.
O Maria amabile, doni al mondo il Salvator
Tutti i credenti accolgano Cristo
E regni sempre tra i figli l’amor. Ave ave Maria, ave ave Maria.
BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO
Il Signore ci benedica e ci protegga, Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia. Rivolga su di noi il suo sguardo affettuoso e ci doni la sua Pace.
Nel parco
Mi sono smarrito
ed è notte ormai
questo parco enorme
e ricco di sentieri
un labirinto
mi fermo e guardo nel cielo
la costellazione del Cigno
mi guida
mi lascio portare dalle stelle
lassù tra i prati e le rocce
delle amate montagne
e canto
canto alle stelle le mie storie
loro brillano
sorridono
e mi accolgono.
Di Primavera
Di primavera e col fresco
in queste vallate
torrenti impetuosi cantano
l’entusiasmo e l’esuberanza
sono ricchi della giovinezza
e noi
amanti di queste montagne
restiamo muti davanti a tanta energia
i nostri sguardi si incrociano
si scrutano
si sorridono
si accolgono
si immergono sognanti
tra il verde e le rocce.